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Cologna Veneta, irrigazioni su misura

Droni, satelliti e paratie intelligenti: dal Leb soluzioni contro la siccità

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Bacino del canale Leb: parte un progetto anti siccità
Bacino del canale Leb: parte un progetto anti siccità
Bacino del canale Leb: parte un progetto anti siccità
Bacino del canale Leb: parte un progetto anti siccità

Droni, satelliti e paratie intelligenti per evitare sprechi nell'utilizzo dell'acqua in agricoltura. È quanto prevede un progetto innovativo, in grado già di suscitare un grande interesse a livello nazionale, che è stato avviato, all'interno del Piano irriguo regionale, dal Consorzio di bonifica di secondo grado Leb. L'ente, che ha sede a Cologna ed è formato dai Consorzi di bonifica che operano nei territori di Verona, Vicenza e Padova, gestisce un'opera di fondamentale importanza per la gestione della risorsa idrica nel Veneto centro-meridionale.

 

L’opera. Si tratta di un canale artificiale di 44 chilometri che preleva acqua dall'Adige a Belfiore e la fornisce ad un territorio di oltre 106.000 ettari, che attraversa le provincie di Verona, Vicenza, Padova e Venezia. Per puntare ad una gestione ancora più attenta dell'«oro bianco» - pratica che è quanto mai d'attualità vista la siccità che sinora ha contraddistinto il 2022 - il Leb ha avviato un'iniziativa nella quale sono coinvolti anche il dipartimento Agro - forestale dell'Università di Padova, con il professor Paolo Tarolli e la dottoressa Giulia Sofia, e quello di Biotecnologie dell'ateneo veronese, con il docente Claudio Zaccone.

Il progetto prevede l'impiego di sistemi di rilievo da remoto (droni e satelliti), l'utilizzo di dati storici delle aziende, e verifiche in campagna. Tutto ciò per arrivare ad una mappatura, su scala sia regionale che locale, dello stress idrico dei terreni. L'obiettivo è quello di capire che effetti possono avere la siccità o l'eccesso d'acqua sulle colture, in funzione delle diverse caratteristiche dei suoli. Questa iniziativa, d'altro canto, prevede anche l'installazione di un complesso sistema di paratoie intelligenti. La presenza di un innovativo sistema di regolazione delle derivazioni è finalizzato a rendere più efficiente la distribuzione dell'acqua, grazie alla realizzazione di un modello idrologico che deve essere in grado di monitorare in tempo reale lo stato di umidità dei suoli e i relativi fabbisogni in termini di irrigazione.

 

Il progetto. «In termini pratici, con questa iniziativa puntiamo ad usare l'acqua solo quando è necessaria», spiega Moreno Cavazza, presidente del Consorzio. «I cambiamenti climatici in atto, che sono caratterizzati da frequenti periodi siccitosi, incidono sempre più negativamente sulle produzioni agricole e, per questo, servono interventi volti ad ottimizzare l'utilizzo delle risorse idriche in modo da assicurare un'economia eco-sostenibile», aggiunge. Spiegando poi che, proprio a causa di quanto sta accadendo, «il Leb quest'anno è stato costretto ad anticipare di un mese, a marzo, l'apertura della stagione irrigua, prevedendo di portarla avanti sino ad ottobre». Per portare a compimento questo progetto - e in funzione del rifacimento delle sponde del canale, che è stato finanziato nell'ambito del Pnrr con 53 milioni di euro e che farà seguito ad una prima parte di opere già realizzate - il Consorzio ha costituito un'unità tecnico-organizzativa guidata dall'ingegner Alvise Fiume. La prima fase prevede l'allestimento di campi sperimentali in varie zone del comprensorio, caratterizzate da trattamenti irrigui e colturali differenziati. Sono stati individuati in quattro aziende-pilota, a Belfiore, Albettone (Vicenza), Arquà Petrarca (Padova) e Campolongo Maggiore (Venezia). A questa prima fase seguiranno un'analisi a più ampio raggio ed, infine, la posa delle paratie intelligenti. 

Luca Fiorin

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