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TRANSPOLESANA

Donna smaschera
la «banda
dello specchietto»

La truffa dello specchietto
La truffa dello specchietto
La truffa dello specchietto
La truffa dello specchietto

La «banda dello specchietto» viaggia ora anche sulla Transpolesana. I truffatori, che simulano incidenti accampando la rottura del retrovisore laterale della propria auto per spillare soldi ad ignari conducenti con cui in realtà non si sono mai scontrati, da qualche giorno hanno allargato il loro raggio d’azione alla trafficata statale «434» che collega Verona a Rovigo. Questa volta, però, la vittima di turno ha mangiato la foglia.

 

E sono stati costretti così a dileguarsi a mani vuote. I due uomini sulla cinquantina, che martedì mattina hanno tentato di truffare un’automobilista nel tratto tra Oppeano e Zevio, hanno sbagliato bersaglio. Si trattava infatti della moglie di un carabiniere in servizio nella Compagnia di Legnago. La quale non ci ha pensato un attimo ad avvertire il marito non appena la coppia pretendeva di venire risarcita seduta stante con 100 euro. All’uscita di San Giovanni Lupatoto i due l’hanno obbligata ad accostare.

 

La coppia ha esibito lo specchietto in frantumi. La donna ha deciso di vederci chiaro, anche perchè non c’era un graffio sulla sua auto. Ma non ha fatto in tempo ad avvertire il marito, affinchè inviasse una pattuglia sul posto, che i due individui hanno ingranato la retromarcia per poi imboccare nuovamente la Transpolesana e dileguarsi a tutta velocità verso Verona. Il capitano della Compagnia di Legnago, Lucio De Angelis, invita i conducenti in transito sulla «434» a prestare la massima attenzione, a non lasciarsi intimorire e a contattare immediatamente in casi sospetti le forze dell’ordine. 

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