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De Grandi aveva 46 anni

Don Paolo muore
mentre gioca
a calcio con amici

Don Paolo De Grandi, una passione per il pallone e per il prossimo
Don Paolo De Grandi, una passione per il pallone e per il prossimo
Don Paolo De Grandi, una passione per il pallone e per il prossimo
Don Paolo De Grandi, una passione per il pallone e per il prossimo

È morto da calciatore, la sua passione per tutta la vita, giocando una partita con i ragazzi della sua parrocchia. Don Paolo De Grandi, 46 anni, nato e vissuto a Gazzo in via San Rocco, è stato stroncato venerdì, poco prima di cena, nella sua parrocchia di Campoluci, in provincia di Arezzo proprio mentre stava tirando qualche calcio al pallone con degli amici e appena lasciati i bambini del Grest.

Il sacerdote veronese era da poco sceso in campo per passare alcuni minuti spensierati con i ragazzi del paese quando improvvisamente si è accasciato al suolo, immobile. I giovani, spaventati, hanno allertato il 118 per chiedere aiuto e hanno iniziato a praticargli il massaggio cardiaco nella speranza di potergli salvare la vita. Un gesto che si è rivelato purtroppo inutile poiché all’arrivo dei soccorsi don Paolo era già deceduto. La giornata nella parrocchia nella campagna aretina era trascorsa tranquillamente.

Don Paolo l’aveva passata con una sessantina di ragazzi del Grest, senza manifestare alcun malore. Poi, prima di cena, aveva deciso di partecipare a una partita di calcio con alcuni adolescenti e dopo poche corse il suo cuore si è fermato improvvisamente. La salma del sacerdote è sta portata in canonica e sul posto sono arrivati il vescovo Riccardo Fontana e il questore di Arezzo, Enrico Moja, oltre ad alcuni agenti di polizia.

La famiglia di don Paolo è stata avvisata dell’accaduto in tarda serata e subito i genitori e le sorelle di don Paolo da Gazzo sono partiti per Campoluci. La notizia della morte del sacerdote si è diffusa in un battibaleno tra i parenti e gli amici del prete veronese ed ha lasciato tutti sgomenti. Don Paolo tornava spesso nel suo paese natale per far visita alla famiglia, cui era molto legato. Una vocazione adulta, quella di don De Grandi, nata dopo un viaggio a Lourdes e l’incontro con un sacerdote, don Gino Meggiorini, parroco di Nogara che all’epoca reggeva la parrocchia di Povegliano: don Gino lo fece riflettere a lungo e don Paolo decise un giorno di entrare in seminario e prendere i voti. Successe nel 2005 e fu chiamato ad Arezzo per seguire la piccola parrocchia. In gioventù, Paolo era stato una delle promesse del calcio veronese, militando nella primavera dell’Hellas Verona, aspirando anche a indossare la maglia di titolare in serie A: dovette però abbandonare il sogno del professionismo a causa di un incidente stradale.

A Campoluci il prete veronese si era fatto voler bene fin da subito dai parrocchiani. Era diventato cappellano della Polizia di Stato e organizzava spesso tornei con grandi nomi del calcio per far avvicinare i giovani allo sport e al vangelo. Don Paolo era diventato anche capitano della Nazionale di Calcio dei Sacerdoti e aveva conosciuto moltissimi personaggi del mondo dello sport e dello spettacolo, restando sempre comunque un semplice sacerdote La comunità di Gazzo si sta intanto preparando a trasferirsi ad Arezzo per partecipare al funerale che è stato fissato per domani, alle 17 nella piccola chiesa parrocchiale di Campoluci che sicuramente non potrà accogliere tutti coloro che vorranno dare l’ultimo saluto al loro prete calciatore.

Riccardo Mirandola

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