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Dipendente risulta positivo al virus Azienda decide di bloccare l’attività

Lo stabilimento di Brahma spa in via del Pontiere a Legnago DIENNEFOTO
Lo stabilimento di Brahma spa in via del Pontiere a Legnago DIENNEFOTO
Lo stabilimento di Brahma spa in via del Pontiere a Legnago DIENNEFOTO
Lo stabilimento di Brahma spa in via del Pontiere a Legnago DIENNEFOTO

Luca Fiorin Un'intera fabbrica in cui lavorano 180 persone da ieri è chiusa a causa del manifestarsi del Coronavirus. Si tratta di Brahma spa, azienda con sede a Legnago, in via del Pontiere, che dal 1956 produce componenti e bruciatori di olio e gas. «Un dipendente delle società, che non risiede a Legnago e che era assente dal 28 febbraio, lunedì scorso, in seguito ad un tampone, è risultato positivo al Coronavirus», spiega Matteo Brama, che parla a nome della famiglia proprietaria dell'azienda. «Dando applicazione ai provvedimenti di auto-responsabilità volti al contenimento della diffusione del virus, e perseguendo l'obiettivo di garantire l'incolumità e la salute dei propri collaboratori, i vertici aziendali, in stretto coordinamento con le autorità sanitarie e la Protezione civile, hanno deciso pertanto di chiudere in via precauzionale lo stabilimento fino a venerdì 13 marzo», continua Brama. Il quale spiega che in questo modo verranno rispettati i 14 giorni dall'ultimo contatto che il lavoratore che ha contratto il Covid 19 ha avuto con gli altri dipendenti dell'azienda. La società, d'altro canto, spiega con una nota che «si è messa a disposizione delle autorità competenti per quanto riguarda le attività di monitoraggio sanitario». «Le attività aziendali di base, comunque, proseguono tramite l'attivazione delle procedure di smart working (il cosiddetto lavoro agile, che può essere effettuato senza vincoli di orario e di presenza, ndr) e all'aiuto di altre strutture industriali del gruppo che non sono interessate da questa situazione». «Da lunedì prossimo la società tornerà alla piena produttività», continua il comunicato diffuso della ditta legnaghese. «In municipio non è giunta nessuna comunicazione ufficiale in merito a questa situazione, ma nemmeno avrebbe dovuto arrivare visto che il dipendente di Brahma che è risultato positivo non risiede nella nostra città», affermava ieri Graziano Lorenzetti, sindaco di Legnago. «L'unica cosa che posso dire è che fra il tardo pomeriggio di lunedì e questa mattina ci è stata comunicata la presenza nel nostro Comune di tre nuovi casi di contagio e che due di questi riguardano persone anziane, una è una donna che ora è in Terapia intensiva, e l'altro un uomo di mezza età», aggiunge il primo cittadino. Nell'ospedale cittadino «Mater salutis», poi, sono ricoverate tre persone affette da Covid 19 non residenti a Legnago, di cui due stanno ricevendo cure intensive. Per tornare alle conseguenze economiche dell'epidemia, poi, va detto che nella Bassa, oltre alla richiesta di cassa integrazione avviata nei giorni scorsi da Sime, importante azienda legnaghese del termomeccanico, si stanno iniziando a registrare varie istanze volte ad ottenere misure di sostegno al reddito presentate da realtà artigianali. •

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