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Difesa dalla microcriminalità Parte il Controllo del vicinato

Un cartello segnala che è attivo il Controllo del vicinato
Un cartello segnala che è attivo il Controllo del vicinato
Un cartello segnala che è attivo il Controllo del vicinato
Un cartello segnala che è attivo il Controllo del vicinato

Verrà presentato alla popolazione di Ronco, questa sera alle 21 nella sala polifunzionale Massimillo Marconcini, il nuovo servizio pubblico relativo alla sicurezza attivato dall’amministrazione comunale: il Controllo di vicinato. Interverranno il comandante della stazione dei carabinieri di Scardevara Michele Riefoli, il comandante della polizia locale Francesco De Santis, il referente provinciale dell’associazione Controllo del vicinato e la referente comunale Silvia Mantovani. Nato cinquant'anni fa negli Stati Uniti e sbarcato in Europa nel 1982 a Mollington in Gran Bretagna, il Controllo del vicinato è arrivato ufficialmente in Italia dieci anni fa, nel 2009. «Non si tratta di sostituirsi alle forze dell’ordine o di costituire delle ronde di quartiere, ma di creare gruppi di collaborazione e di buon vicinato tra cittadini», assicura il sindaco Moreno Boninsegna. «Non ha funzioni repressive, ma è un progetto che punta sulla prevenzione, per evitare che i reati a opera della microcriminalità si consumino». Il Cdv si basa sul recupero dei rapporti di fiducia tra vicini, attraverso la cultura della prevenzione, della solidarietà sociale e della partecipazione a progetti di sicurezza partecipata, al fine di garantire il più possibile la sicurezza all’interno della comunità. Inoltre serve a ristabilire il senso di sicurezza attraverso il recupero del capitale sociale e ricostruendo relazioni che creano coesione. «In questo modo i cittadini non si sentiranno più soli», assicura il sindaco. «Questo farà sì che il malintenzionato abbia timore dei cittadini, senza che essi siano obbligati ad intervenire». L’obiettivo quindi contrastare sul nascere qualunque forma di comportamento illecito. Il funzionamento è semplice: si crea una rete tra vicini dello stesso quartiere o centro abitato attraverso un’applicazione whatsapp, sulla quale gli iscritti al gruppo possono comunicare osservazioni di comportamenti, o persone sospetti. Un responsabile del gruppo, dopo aver valutato le informazioni, deciderà se procedere ad allertare le forze dell’ordine, o meno. «È fondamentale recuperare nei concittadini quel senso civico e di responsabilità, che è alla base del vivere comune. Questo semplicemente smettendola di delegare agli altri tutti i problemi», evidenzia il vicesindaco Davide Vesentini. Alla fine della serata verranno raccolte le adesioni al progetto per chi lo desidera e verranno formati i primi gruppi whatsapp, che saranno suddivisi per frazioni e quartieri. L’amministrazione Comunale provvederà a installare gli appositi cartelli, previsti dalla legge sulla privacy, del Controllo di vicinato nelle zone dove il progetto partirà. •

Zeno Martini

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