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Defunti sepolti senza autorizzazioni

L’area del cimitero centrale dove sono avvenute le sepolture irregolari DIENNEFOTO
L’area del cimitero centrale dove sono avvenute le sepolture irregolari DIENNEFOTO
L’area del cimitero centrale dove sono avvenute le sepolture irregolari DIENNEFOTO
L’area del cimitero centrale dove sono avvenute le sepolture irregolari DIENNEFOTO

Diciassette defunti non residenti a Cerea sono stati seppelliti nel cimitero del capoluogo senza l’autorizzazione degli uffici comunali: l’amministrazione avvia un’indagine interna e trasferisce via cautelativa un dipendente. Rischia di avere strascichi legali importanti, se verranno accertate responsabilità al riguardo, quanto scoperto nei giorni scorsi in municipio a Cerea. A seguito di alcune verifiche procedurali, la Giunta ha rilevato anomalie nella gestione delle sepolture e ha deciso di andare a fondo per capire come tutto ciò possa essere accaduto. In particolare, negli ultimi tre mesi, cioè durante l’emergenza Covid-19, quando diversi dipendenti hanno avuto la possibilità di lavorare in smart working, sono state rintracciate ben 17 pratiche di tumulazione non autorizzate che riguardavano altrettante salme. A destare scalpore è il fatto che tutte le sepolture illecite sono avvenute in un’area del cimitero dove di norma vengono tumulate le salme di persone non residenti a Cerea e appartenenti ad altre confessioni religiose. Nei casi accertati si trattava non solo di salme che arrivavano da altri centri, ma erano tutte di stranieri di fede islamica. Per quanto riguarda i defunti italiani gli accertamenti interni non hanno invece fatto emergere irregolarità: la documentazione e le autorizzazioni erano corrette. «Appena abbiamo fatto la scoperta», esordisce il sindaco Marco Franzoni, «ci siamo attivati subito con una serie di accertamenti per tutelare il prestigio e l’immagine del nostro ente». «Vogliamo sia fatta piena chiarezza su questa vicenda», aggiunge il primo cittadino, «e che vengono accertate eventuali responsabilità rispetto ai protocolli che regolamentano il servizio di polizia mortuaria». Stando ad indiscrezioni sembrerebbe che le imprese funebri abbiano pagato regolarmente al Comune quanto dovuto per ottenere i documenti necessari per procedere con le sepolture. In realtà, però, gli uffici comunali non avevano concesso alcun tipo di autorizzazione ma, nonostante ciò, le salme venivano accettate all’interno del cimitero del capoluogo e poi seppellite in barba ad ogni regolamento. In attesa di ulteriori sviluppi sul caso, l’amministrazione ha preso intanto i primi provvedimenti e ha presentato un esposto anche alla stazione dei carabinieri di Cerea. Un dipendente è stato trasferito ad altre mansioni in via cautelativa e, da martedì scorso, la cooperativa Beta, che da diversi anni si occupa di servizi cimiteriali, sarà titolare esclusiva della gestione di tutti i cimiteri del paese. Quest’ultima garantirà la presenza di un addetto alla segreteria nell’ufficio del custode posto all’ingresso del camposanto del capoluogo, dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 12.30, per tutto il mese di luglio. •

Francesco Scuderi

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