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«Da domani sopralluoghi Entro la metà del mese bisogna avere il quadro»

Alessandra Donà
Alessandra Donà
Alessandra Donà
Alessandra Donà

Come si è visto, a Legnago uno dei nodi più complessi da sciogliere per un rientro a scuola in sicurezza è la situazione dei due istituti comprensivi, in particolare delle medie dell’Ic Legnago 1 che nella nuova struttura di via Vicentini riunisce in un unico polo scolastico, oltre alle Frattini, anche le Barbieri di Casette, il cui edificio è stato abbattuto nel 2019. Proprio per cercare di individuare le soluzioni migliori e più tempestive, l’assessore comunale all’Istruzione Alessandra Donà, insieme ad un rappresentante dell’ufficio tecnico del Comune e al capo area, eseguirà due distinti sopralluoghi. Il primo è in programma domani all’Ic Legnago 1 che conta un totale di 10 sedi e 1.600 alunni, mentre la prossima settimana sarà la volta dell’Ic Legnago 2, di sinistra Adige, e dei suoi sei edifici(tra i quali anche quelli di Angiari e Terrazzo, valutati quindi dai rispettivi Comuni) che ospitano circa 1.000 allievi. «Il tempo stringe», spiega Donà, «dobbiamo valutare quanti e quali spazi abbiamo a disposizione già entro metà luglio. In questo modo, in linea con quanto previsto dal piano ministeriale ricevuto in questi giorni, potremo accertare quali e quanti interventi eventualmente eseguire sia per ricavare altri spazi all’interno degli edifici, sia per individuare sedi aggiuntive in grado di rispettare tutte le normative in materia di sicurezza, e non solo per il contenimento del contagio da Covid-19». «Se le metrature non si rilevassero sufficienti alle primarie», prosegue l’assessore, «ci potremmo trovare in difficoltà perché con il tempo pieno sarebbe impossibile programmare un ipotetico doppio turno, mattino e pomeriggio. Una prospettiva di questo tipo sarebbe più fattibile alle medie dove non ci sono attività pomeridiane». «Per il momento, però», conclude Donà, «mancando i rilievi, sono ipotesi. Tutto ciò che sarà deciso per i due istituti comprensivi dovrà comunque ottenere il via libera anche dai rispettivi responsabili interni per la sicurezza».

E.P.

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