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Covid, un altro falso positivo

Il presidente Guido Cavaler davanti alla casa di riposo «De Battisti»La casa di riposo Morelli Bugna di Villafranca
Il presidente Guido Cavaler davanti alla casa di riposo «De Battisti»La casa di riposo Morelli Bugna di Villafranca
Il presidente Guido Cavaler davanti alla casa di riposo «De Battisti»La casa di riposo Morelli Bugna di Villafranca
Il presidente Guido Cavaler davanti alla casa di riposo «De Battisti»La casa di riposo Morelli Bugna di Villafranca

Falso allarme all’istituto per anziani «De Battisti» di Cerea dove, nella giornata di domenica, si era diffusa la notizia di un paziente positivo al Covid-19. La struttura ceretana, la più grande del Basso veronese con i suoi 170 posti letto e 120 lavoratori, tra dipendenti e impiegati di una cooperativa, rimane dunque «Covid-free». L’allarme è scattato dopo che un comunicato dell’Ulss 9 Scaligera, diffuso domenica mattina, parlava appunto di un 75enne positivo al tampone per il coronavirus all’Ipab. Il presidente Guido Cavaler, informato della vicenda, si è immediatamente preoccupato di capire come questo fosse possibile, dato che a lui non risultava nulla di tutto ciò. E così il giorno festivo si è trasformato in una domenica di «passione», con numerose telefonate e scambi di messaggi con l’Ulss 9 e il sindaco Marco Franzoni per cercare di capire chi fosse il paziente infetto. Si è così risaliti ad un 75enne che il 7 agosto scorso era stato trasferito dalla «De Battisti» di Cerea alla «Morelli Bugna» di Villafranca. Una situazione piuttosto ingarbugliata, frutto di tutti i controlli in uscita e entrata di anziani da istituti. L’ospite in questione infatti si trovava nell’Ipab ceretana dal dicembre dello scorso anno e in questi mesi era stato sottoposto a cinque tamponi e tre sierologici, tutti con esito negativo. L’ultima comunicazione ufficiale dei vertici della «De Battisti», sul proprio sito, risale proprio al 7 agosto e recita che «il quarto screening generale, in attuazione dell’attività di prevenzione e monitoraggio definito dall’Asl 9, effettuato con tampone rinofaringeo nella giornata del 28 luglio scorso, ha evidenziato che l’istituto per anziani De Battisti non registra al suo interno casi positivi al virus SARS-CoV-2». I familiari dell’anziano, che suo malgrado è finito nella vicenda, aspettavano da tempo che si liberasse un posto più vicina a casa. L’uomo non è originario di Cerea e appena possibile i suoi parenti hanno chiesto, e ottenuto, il trasferimento. Così il 7 agosto il paziente è uscito dalla «De Battisti» con un tampone negativo. All’arrivo nella nuova struttura di Villafranca è stato sottoposto ad un nuovo tampone e messo in quarantena preventiva, come da regolamento. Qui la sorpresa. Il tampone analizzato dai laboratori dell’Ulss 9 ha dato esito positivo e ha fatto scattare tutte le procedure di verifica. L’anziano è stato trasferito subito dalla «Morelli Bugna» all’ospedale «Magalini» di Villafranca e sottoposto a due tamponi, eseguiti a poche ore di distanza l’uno dall’altro. Entrambi gli esami hanno dato esito negativo: l’uomo non mostrava sintomi particolari e l’allarme è dunque rientrato. Potrebbe essersi trattato di un caso di falso positivo, esattamente come è successo pochi giorni da alla casa di riposo di Legnago. Ieri, alla «De Battisti», il presidente Cavaler, col personale, ha ricostruito tutta la vicenda e chiesto all’Ulss 9 che per sicurezza venisse fatto un nuovo giro di tamponi tra pazienti e personale. «Deve essere fatto al più presto», ha raccomandato Cavaler, «per darci un’ulteriore conferma che alla De Battisti non si sia propagato il Coronavirus». L’attenzione nella struttura ceretana rimane sempre molto alta. Da metà giugno sono riprese le visite dei familiari: gli incontri si svolgono nel rispetto di un rigido protocollo che impone l’uso di mascherina anche durante l’incontro, anche se all’aperto. •

Francesco Scuderi

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