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La storia di Rossato

Corre per un anno, tutti i giorni, in ricordo del padre morto

Paolo Rossato Il 54enne  corre da  un anno in ricordo del papà DIENNEFOTO
Paolo Rossato Il 54enne corre da un anno in ricordo del papà DIENNEFOTO
Paolo Rossato Il 54enne  corre da  un anno in ricordo del papà DIENNEFOTO
Paolo Rossato Il 54enne corre da un anno in ricordo del papà DIENNEFOTO

Ha corso ogni giorno per un anno intero in ricordo di suo padre, morto il 13 maggio del 2020 a seguito di una grave malattia, percorrendo in totale oltre 4.500 chilometri. Paolo Rossato, operaio di 54 anni di Nogara, da sempre appassionato di podismo, aveva assicurato al papà Renato che avrebbe corso ogni giorno in suo onore recitando una preghiera per lui.

 

Ecco svelata quindi la curiosità di tanti nogaresi che sul calar della sera, con qualsiasi condizione meteo, vedono sempre passare per le vie del paese un uomo in tenuta da corsa. Alcuni hanno pensato ad un allenamento in vista di qualche gara importante ma mai avrebbero immaginato che il podista stesse mantenendo fede ad una promessa fatta in punto di morte al suo adorato papà.

 

«Sono sceso in strada con la pioggia, il sole e il gelo», racconta Rossato, «non ho mai saltato nemmeno una volta l’appuntamento quotidiano con la corsa per tenere fede al voto fatto. Ho percorso in media 10 km attorno al paese e non mi importava se diluviava o faceva un freddo pungente. L’ho fatto per mio padre e quindi non mi è mai pesato questo sacrificio».

 

Rossato non si è fermato nemmeno l’8 dicembre del 2020 nonostante il tempo fosse davvero inclemente. Quel giorno la pioggia battente e il vento gelido avrebbero scoraggiato chiunque ad uscire ma Paolo decise lo stesso di indossare scarpe da ginnastica, maglietta e pantaloncini corti per sfidare le intemperie e rispettare così la promessa fatta.

 

«Quel giorno è stato davvero impegnativo», riferisce il podista, «a casa mi dicevano tutti di lasciar perdere ma sono andato lo stesso a correre recitando una preghiera per il mio papà». Grazie ad una particolare applicazione sul suo telefono, Rossato ha registrato tutti i percorsi fatti in 365 giorni, compresi durata e chilometri percorsi. Un voto quello di Paolo che si è trasformato in un vero e proprio record personale, che ora il podista intende proseguire.

 

«Non voglio fermarmi qui», aggiunge l’operaio, «credo che continuerò a scendere in strada anche dopo il 13 maggio perché ormai correre fa parte dei miei impegni quotidiani e non riuscirei più a farne a meno. Non mi sono fermato nemmeno per un problema al piede che richiederebbe molti giorni di riposo per guarire perfettamente». I medici hanno consigliato infatti a Rossato di non forzare il piede affetto da una fastidiosa tendinite raccomandandogli riposo assoluto per alcune settimane. Ma l’invito è rimasto lettera morta proprio in virtù del voto fatto al genitore. «

 

Ci impiegherò più tempo per guarire», conclude Rossato, «ma la passione per la corsa è più forte di qualsiasi cosa. Mio papà era molto appassionato di sport e sono certo che mi darà la forza per continuare». •.

Riccardo Mirandola

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