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Confermato il passaggio posticipato dei pulmini

Sperimentazione vincente per gli orari degli scuolabus: il passaggio posticipato dei pullman ad Albaredo diventa una regola fino al 7 giugno. Mancano ancora poche settimane al termine delle lezioni, ma sembra ormai risolto il problema degli orari di arrivo e di ingresso nei due plessi delle elementari degli alunni che usufruiscono del trasporto pubblico. Dopo che il personale ATA della scuola primaria del capoluogo aveva sollecitato la dirigenza scolastica e il Comune a proporre un’organizzazione diversa degli orari di arrivo per non trovarsi di fronte a decine di bambini in entrata anticipata da sorvegliare, la soluzione di differire di 10 minuti le fermate delle corriere sembra essere stata la migliore. Nel caso in cui il pullman giunga comunque davanti all’ingresso della scuola del capoluogo in anticipo, l’autista ha l’obbligo di non far scendere i bambini fino alle 7.55. Anche la questione del ritardo dei 14 bambini di Coriano, che varcavano la porta della propria classe a campanella già suonata, è stata risolta. Gli alunni iscritti alla scuola della frazione, infatti, vengono scaricati nel piazzale delle scuole medie alle 7.40, trasbordano su un altro autobus e proseguono in direzione di Coriano per arrivare puntuali. Il problema degli scolari della primaria di Coriano si è posto solo quest’anno perché fino al 2018 le lezioni alla primaria «Ambrosi» iniziavano alle 8.30. Dallo scorso settembre, invece, la campanella suona alle 8, perciò gli autisti devono calcolare di percorrere i 5,5 km che li separano da piazza Brena nel tempo necessario a raccogliere gli alunni mancanti lungo la strada e ad arrivare puntuali a scuola. I quattro bidelli delle elementari di Albaredo si dicono soddisfatti della nuova organizzazione oraria perché gli alunni che arrivano con l’autobus, circa una trentina, entrano alle 7.55, come tutti gli altri. Per questo ringraziano sia il Comune che la dirigenza scolastica. Tuttavia intendono precisare che «il numero degli utenti del trasporto scolastico non è di sole otto unità, come dichiarato il mese scorso dal Comune». Nella lettera inviata all’Istituto comprensivo a fine marzo il personale ATA delle elementari si lamentava perché alle 7.45 arrivavano «numerosi bambini vivaci, che creano una situazione ingestibile e rischiosa per la loro stessa incolumità». «Questi 30 alunni, aggiunti ai 12 già autorizzati ad entrare in anticipo, a volte dovevano essere sorvegliati da una sola persona che non riusciva a garantire la loro sicurezza», precisano i bidelli.

Paola Bosaro

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