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«Com’eri vestita?», mostra sulle donne vittime di abusi

Alcuni abiti in mostra
Alcuni abiti in mostra
Alcuni abiti in mostra
Alcuni abiti in mostra

«Come eri vestita?». È il titolo della singolare mostra che si può visitare all’ingresso del municipio di Roncanova, negli orari di apertura al pubblico, per sensibilizzare la popolazione contro la violenza sulle donne. L’iniziativa, organizzata dal Comune in collaborazione con cooperativa sociale «Casa di Elena», consiste nell’esposizione di una serie di abiti che riproducono esattamente come erano vestite le vittime di abusi e violenze nel momento in cui il loro carnefice ha infierito su di loro. Per ogni abito esposto viene raccontata la storia della donna che ha subito violenza in modo che il pubblico possa capire quanto sia importante lottare per difendere mamme, sorelle, mogli e figlie da chi, essendo uomo, intende far prevalere la sua supremazia arrivando spesso all’omicidio. Il progetto nasce nel 2013 negli Stati Uniti da parte dei responsabili del Centro di educazione contro gli stupri dell’università dell’Arkansas e poi diffuso in Italia dall’associazione «Libere Sinergie». «L’idea», spiega l’assessore Veronica Leardini, «è quella di sensibilizzare il pubblico e smantellare il pregiudizio che la vittima avrebbe potuto evitare lo stupro se solo avesse indossato abiti meno provocanti. Da qui appunto il titolo “Come eri vestita?”. Non è l’abito che si ha addosso che provoca una violenza sessuale ma è una persona a causare il danno». La mostra ha suscitato ieri mattina molta curiosità tra gli abitanti di Gazzo a tal punto da richiamare in municipio molti visitatori che si sono soffermati a lungo a leggere le storie delle donne uccise per mano dei loro compagni, amici o parenti. La mostra resterà aperta fino a sabato prossimo, dalle 9.30 alle 13.

RI.MI.

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