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Cologna Veneta

Caro energia, la casa di riposo aumenta le rette fino a 150 euro in più al mese

Arrivano tre nuovi infermieri dall’estero, ma mancano ancora operatori socio-sanitari alla Cardo che ora è costretta ad aumentare la quota a carico degli ospiti
Cologna Veneta La casa di riposo Domenico Cardo
Cologna Veneta La casa di riposo Domenico Cardo
Cologna Veneta La casa di riposo Domenico Cardo
Cologna Veneta La casa di riposo Domenico Cardo

Arrivano tre nuovi infermieri dall’estero, ma mancano ancora operatori socio-sanitari alla Cardo. La casa di riposo di Cologna Veneta ha dovuto, suo malgrado, attivare come molti altri istituti per anziani l’esercizio provvisorio fino al 28 febbraio, a causa degli esorbitanti aumenti dei costi di gas ed energia elettrica, però l’amministrazione dell’Ipab conta di riuscire ad approvare entro gennaio il bilancio preventivo, grazie ad un ritocco al rialzo delle rette, ad un possibile riassestamento dei prezzi del gas e ad un auspicabile aiuto economico da parte della Regione.

Crisi di personale e aumenti dei costi

È ancora crisi di personale, intanto, al Centro servizi per anziani Domenico Cardo di Cologna; anche perché rispetto al periodo Covid i posti vuoti in casa di riposo non sono più così frequenti e la richiesta di oss e infermieri è tornata elevata. Tre infermiere sono giunte da Brasile e Tunisia, ma la convenzione con l’Ulss 9 per il «prestito» temporaneo del personale ospedaliero è scaduta. L’Ipab ha chiesto ed ottenuto dall’Azienda sanitaria di approvare una nuova convenzione per il distacco di un’infermiera dell’Ulss fino a fine marzo per poter affiancare per un periodo le infermiere appena arrivate dall’estero.

Nel frattempo, sempre in tema personale, si attende che vengano assunti i cinque operatori socio-sanitari, a seguito della graduatoria stilata lo scorso novembre. Nel 2021 i concorsi per mobilità attivati dall’ente erano andati tutti deserti.
Nel 2022 è stato bandito il concorso per l’assunzione a tempo indeterminato di cinque persone ed è stata pubblicata la graduatoria. Manca soltanto l’ultimo passo, ovvero la chiamata in servizio da parte della direzione dei primi cinque operatori risultati idonei.

Rette in aumento da 120 a 150 euro al mese in più

Nel 2023 le rette sono state aumentate, per le varie tipologie di ospiti, di una cifra variabile tra i 4,80 e i 5,80 euro al giorno. In media, al mese, si pagheranno fra i 120 e i 150 euro in più.

«L’amministrazione ci aveva preventivato un incremento fra i 6 e i 7 euro, fortunatamente siamo riusciti ad ottenere il contenimento del ritocco al rialzo, anche se sarà comunque difficile riuscire a pagare una retta per non autosufficienti convenzionati che passa da 1.800 euro al mese a circa 1.950 euro», sottolinea uno dei componenti dell’associazione familiari, Gianfranco Verzin.

Il familiare chiede anche a gran voce, assieme ad altri parenti, che venga data di nuovo la possibilità di visitare gli ospiti in reparto. «Ci rendiamo perfettamente conto delle difficoltà economiche delle famiglie», replica il presidente dell’Ipab Antonio Mondardo. «Purtroppo, oltre al rincaro dei costi energetici, abbiamo assistito al rialzo dell’11 per cento dei prezzi dei servizi e dei beni che acquistiamo. Stiamo valutando l’opportunità di costituire con il Comune una comunità energetica e di coprire il tetto della casa di riposo con i pannelli fotovoltaici per arrivare ad autoprodurci una parte dell’energia elettrica».

Sull’aumento delle rette, Mondardo ha spiegato che è composto di una parte fissa e di una variabile: qualora vi fossero le condizioni, quella variabile verrà eliminata, abbassando così le rette.

Paola Bosaro

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