Tre tabarri per tre promotori esemplari della civiltà contadina che si sono impegnati, in differenti modi, a divulgare la veronesità. Ad assegnarli, in occasione della Festa di Sant’Antonio Abate di Concamarise, è stata la confraternita dei Nostalgici del tabar che quest’anno, oltre al tradizionale «Premio della confraternita» giunto all’ottava edizione, ha consegnato altri due mantelli di panno nero. Un tabarro speciale è andato all’attore e poeta veronese Tiziano Gelmetti. Apparteneva a Giorgio Gioco, cuoco e cultore per eccellenza della veronesità, morto lo scorso anno a 93 anni. Gioco l’aveva ricevuto nel 2014. A Gelmetti, che era suo amico, lo hanno consegnato i figli di Gioco, Antonio e Cristina, con il compito di custodirlo raccontandone la storia alle giovani generazioni. Il Premio 2020 è stato invece conferito a Stefano Cantiero, giornalista e creatore dell’app «Ti porto io» per la sua capacità di valorizzare il territorio e le sue tipicità gastronomiche. Infine, il terzo tabarro è stato regalato a Giulio Lonardi, 93 anni, pioniere della Confraternita ed esperto costruttore di scope di saggina. La festa terminerà oggi, alle 19.30, con una messa e una cena al circolo Noi. •