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Cologna Veneta

Ciclovia sull’ex ferrovia Ostiglia-Treviso, cominciati i lavori sul tratto veronese

Il cantiere della ciclovia sull’ex ferrovia aperto a San Sebastiano DIENNE
Il cantiere della ciclovia sull’ex ferrovia aperto a San Sebastiano DIENNE
Il cantiere della ciclovia sull’ex ferrovia aperto a San Sebastiano DIENNE
Il cantiere della ciclovia sull’ex ferrovia aperto a San Sebastiano DIENNE

La pista ciclabile Ostiglia-Treviso prende finalmente forma anche a Cologna. Sono iniziati nelle scorse settimane i lavori di realizzazione della ciclovia finanziata dalla Regione per promuovere la mobilità dolce e sostenibile e attraversare la pianura veneta - su un percorso già tracciato dall'ex ferrovia militare - da sud-ovest fino alla parte centrale e orientale del Veneto, per poi collegarsi con altre piste ciclabili in direzione della laguna veneziana o verso le montagne bellunesi.

 

 

Il cantiere

I primi lavori di scavo e disboscamento sull'ex linea ferroviaria, in territorio colognese, hanno già suscitato la curiosità dei cittadini. Fra i tratti più visibili, vi sono in questo momento quelli che attraversano le frazioni di San Sebastiano e di Sant'Andrea. Il sedime della futura ciclabile è molto evidente all'ingresso di San Sebastiano, a poche decine di metri dalla chiesa, e in località Moranda, dove la casa cantoniera vigilava sul vecchio passaggio a livello che ora non c'è più. Il fondo del percorso sarà in materiale stabilizzato, poi verrà posato un composto misto a cemento, infine, in superficie, verrà steso l'asfalto. La ciclabile sarà larga 3,80 metri, comprese le banchine laterali, mentre il tracciato vero e proprio sarà di tre metri di larghezza. Verranno posati i sottoservizi per la successiva illuminazione. Il tratto dell'Ostiglia-Treviso che interessa Cologna è lungo circa sette chilometri e arriva fino al confine con Pressana. Il quarto lotto proseguirà verso Minerbe, poi scenderà fino a Legnago. L'intero tratto Cologna-Minerbe avrà un costo di 832 mila euro.

L'impresa esecutrice dei lavori è l'«Italbeton» di Trento e il termine per l'apertura del tratto fino a Legnago è il 2024. Il tratto colognese, invece, dovrebbe terminare entro quest'anno.

 

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L'attesa per l'opera

«Non vedo l'ora che venga terminata», confessa l'assessore al Verde di Cologna Veneta Laura Valbusa, incaricata dal sindaco di seguire l'avanzamento del progetto. «Questo percorso riservato alle biciclette avrà un'importanza enorme per i nostri paesi, che sono tagliati fuori dalle principali arterie stradali e ferroviarie. Il turismo su due ruote è in continua espansione: è amico della salute e può aiutare a promuovere storia ed enogastronomia». Il pensiero dell'assessore va alla stazione ferroviaria di Cologna, inaugurata nel 1925, patrimonio storico-architettonico «che dovrà senz'altro trovare un'adeguata sistemazione».

Per far questo, però, il Comune dovrà capire quale possa essere la sua finalità: centro culturale? Bar? Entrambe le cose? «Non è di proprietà comunale perciò dobbiamo ancora decidere se è il caso di acquisirlo oppure se non sia meglio accordarsi con il privato per un recupero», commenta Valbusa. Il progetto Nell’intervento è prevista una recinzione di protezione lungo tutta la stazione, per preservarla e tutelarla. La zona più interessante della pista ciclabile nel tratto colognese è quella che corre in salita verso il ponte in ferro sul fiume Guà. In quel punto verrà installata la passerella di collegamento, in via Quari Sinistra, tolta alcuni anni fa, e verrà sistemata pure la successiva, che passa sopra via Quari Destra. L'amministrazione comunale ha infine chiesto e ottenuto dalla Regione la costruzione di una rampa di discesa verso il palazzetto dello sport, affinché i ciclisti possano decidere di sostare e visitare il centro storico di Cologna.•.

Paola Bosaro

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