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«Ci aspettavamo uno sforzo in più»

Una veduta area di Legnago tagliata in due dal fiume Adige
Una veduta area di Legnago tagliata in due dal fiume Adige
Una veduta area di Legnago tagliata in due dal fiume Adige
Una veduta area di Legnago tagliata in due dal fiume Adige

«I fondi stanziati da Roma sono meglio di niente ma, sinceramente, ci aspettavamo di più». Non ha dubbi, il sindaco di Legnago Graziano Lorenzetti, riguardo alla prima tranche di 378.155 euro di risorse stanziate dal Governo del premier Giuseppe Conte a favore delle casse di Palazzo de’ Stefani tramite il cosiddetto «Decreto Rilancio». Gli uffici municipali del capoluogo della Bassa hanno già ricevuto la comunicazione del versamento della quota, corrispondente al 30 per cento del contributo globale, stanziato dallo Stato. «Quello che ci auguriamo», prosegue il primo cittadino, «è che in tempi brevi e certi venga corrisposto anche il saldo del restante 70 per cento di finanziamento. Difatti sappiamo benissimo come in Italia, in diverse occasioni, non ci sia stato niente di più certo dell’incertezza stessa delle decisioni governative». Sull’utilizzo di queste prime risorse stanziate dal Governo, che hanno lo scopo di supportare l’amministrazione nel garantire i servizi essenziali al cittadino, il Comune di Legnago ha deciso di procedere con i piedi di piombo, accantonando per intero la somma ricevuta. Gli uffici finanziari del municipio, finora, sono infatti riusciti a garantire comunque le risorse necessarie per le varie prestazioni offerte da Palazzo de’ Stefani ai propri cittadini. Anche perché il lockdown, tra le varie attività, ha stoppato una serie di iniziative in programma come manifestazioni culturali ed eventi a favore delle attività commerciali per i quali era prevista una compartecipazione finanziaria da parte del Comune. Questa situazione di stallo creatasi nella macchina amministrativa, nonostante la Giunta abbia continuato a riunirsi in questi mesi e a deliberare nuovi progetti, ha spinto i funzionari di Palazzo de’ Stefani a congelare fino a metà luglio l’utilizzo dei 378mila euro romani. Solo allora il municipio legnaghese avrà un quadro contabile più chiaro sull’eventuale tenuta delle entrate garantite all’ente da tasse e tariffe locali. «Per il nostro Comune», sottolinea il sindaco Lorenzetti, «la prima parte dei fondi distribuiti a livello nazionale corrisponde all’incirca a un terzo del totale, per cui Legnago sarebbe destinataria, complessivamente, di 1,2 milioni di euro». Proprio sull’erogazione di tali finanziamenti il primo cittadino puntualizza: «Come si può notare è ben poca cosa per un bilancio come il nostro, visto che di sola Imu incassiamo all’anno cinque milioni di euro. A cui vanno aggiunti poi gli introiti delle altre tasse, dalla Tari all’Irpef». Nonostante le incertezze dal punto di vista dell’incasso dei tributi, il Comune, durante i mesi di marzo, aprile e maggio, è riuscito a mettere in campo misure di aiuto per le attività economiche maggiormente colpite dalla quarantena anti Covid. Tra le misure varate c’è ad esempio l’innalzamento dal 75 al 90 per cento dello sconto sul canone per l’occupazione di spazi pubblici (Cosap) versato da bar e ristoranti per il plateatico. Accanto a questa misura, la Giunta ha concesso agli stessi locali di ampliare gratuitamente lo spazio esterno. Attualmente il municipio sta valutando ulteriori misure, come sgravi sulla tassa rifiuti (Tari). Tutto ciò tenendo conto della necessità di garantire gli equilibri nel bilancio. «Per questo», conclude il sindaco Lorenzetti, «in un momento di crisi senza precedenti come questo, ci saremmo aspettati dal Governo centrale un supporto maggiore: nei prossimi mesi come Comune dovremo fare i conti con possibili minori entrate e, allo stesso tempo, sostenere la ripresa delle attività economiche». •

Fabio Tomelleri

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