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Calcio, torna il sereno in campo Costituita l’«Asd Cologna 1919»

Da sinistra,  Denis Berti, Salvatore Di Paola e Renato Martinelli
Da sinistra, Denis Berti, Salvatore Di Paola e Renato Martinelli
Da sinistra,  Denis Berti, Salvatore Di Paola e Renato Martinelli
Da sinistra, Denis Berti, Salvatore Di Paola e Renato Martinelli

Giovani e prima squadra tornano a lavorare insieme dopo anni di separazione: nasce la nuova Asd Cologna Veneta 1919. Le celebrazioni del centenario della società di calcio, culminati lo scorso anno nella suggestiva festa in piazza Duomo e nella presentazione del libro «Un calcio al pallone», hanno sancito la definitiva «reunion» fra i due membri dell'unica famiglia calcistica gialloblù. La divisione fra AC Cologna e Asd Giovane Cologna era avvenuta sei anni fa, quando l'allora presidente della storica società, Tiberio Brutti, aveva deciso di sostenere solo la prima squadra e gli Juniores, lasciando che i bambini e i ragazzi più giovani andassero a giocare nell'Aurora Cavalponica di Veronella, società che aveva un accordo con il Cologna proprio per far crescere il vivaio dei due club. Alcuni genitori colognesi non accettarono questa decisione e decisero di fondare una nuova società che raccogliesse tutte le categorie giovanili, dai Piccoli amici ai Giovanissimi, per salvare una delle peculiarità più apprezzate dalle famiglie, ovvero l'attenzione alla crescita fisica ed educativa dei ragazzi nell'ambiente calcistico. Nacque così il Giovane Cologna, che dopo un biennio di netta separazione iniziò di nuovo a condividere idee e progetti con la società madre, ovvero l'AC Cologna. «Negli ultimi anni eravamo talmente uniti negli intenti e nei programmi che abbiamo deciso di tornare ad essere un'unica società», spiega Denis Berti, ex presidente del Giovane Cologna e oggi presidente della nuova Asd, fondata lo scorso primo luglio. Il vicepresidente è Tiberio Brutti, il direttore generale è Renato Martinelli, mentre Omar Gobbo e Marco Rebusti sono, rispettivamente, direttore sportivo della prima squadra e ds del settore giovanile. Il vivaio è composto da 250 bambini e ragazzini e da 70 giocatori adulti. «Il nostro obiettivo è quello di raggiungere i migliori risultati e di puntare al passaggio dalla Promozione all'Eccellenza con la prima squadra, ma prima ancora cerchiamo di offrire un servizio alle famiglie, di avere con noi i migliori istruttori per promuovere uno sport sano, che incoraggi i bambini ad esprimersi seguendo le regole e rispettando i compagni», aggiunge Berti. I dirigenti adotteranno tutte le misure previste dai protocolli sanitari per evitare la diffusione del Covid. La prima squadra, allenata dal colognese Salvatore Di Paola, ha già iniziato la preparazione atletica e dovrebbe scendere in campo per la prima gara il 13 settembre. Un solo rammarico aleggia nell'ambiente gialloblù. «Ci sentiamo abbandonati», dichiara Martinelli. «Il nostro stadio comunale risale al 1947 e mostra tutti i segni dell'età. Gli ultimi interventi strutturali di un certo spessore risalgono a una ventina di anni fa». Allora il Cologna militava in serie D e le migliorie erano necessarie per poter partecipare al campionato, ma secondo la dirigenza oggi ci sono altre opere che non si posso più procrastinare. «Abbiamo bisogno di una ristrutturazione degli spogliatoi, di un nuovo magazzino e di adeguare la sede sportiva. Inoltre ci servirebbe un campo sintetico per gli allenamenti», aggiunge Martinelli. Il sindaco Manuel Scalzotto però si dice stupito: «In questi anni non ho mai ricevuto richieste formali da parte della società per eseguire lavori di ammodernamento». •

Paola Bosaro

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