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Bruciò l’auto del marito Condannata a due anni

Ieri in aula insieme a lei c’era il marito, il proprietario della Bmw alla quale la donna diede fuoco nella notte tra il 1° e il 2 settembre. Lo fece perchè lui non le rivolgeva la parola, non comunicava con lei e quella notte, dopo aver gettato liquidi infiammabile nell’abitacolo, appiccò le fiamme. Bruciò l’auto, si ustionò anche lei il viso, le braccia, le mani e il tronco, il calore fece scoppiare i vetri e le tapparelle delle case vicine e il fuoco danneggiò la Panda della residente che aveva dato l’allarme. Ieri davanti al gup Livia Magri il marito ha spiegato che non si costituirà parte civile e che la cosa più importante è che la famiglia sia di nuovo riunita. E la donna (difesa Teodoro-Sittoni) ha patteggiato due anni con il beneficio della pena sospesa. Quella notte in una via chiusa del centro di Bonferraro di Sorgà il rumore dei vetri infranti svegliò una signora, la stessa che vide una persona vicino alla Bmw che stava prendendo fuoco. Avvisò gli altri vicini che fecero in tempo a spostare le macchine e diede l’allarme. L’imputata aveva addosso il liquido infiammabile e si ustionò. Ricoverata in Terapia intensiva per le bruciature rimase in ospedale per un mese. Le incomprensioni sono state chiarite e lei ha patteggiato. •

F.M.

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