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Brigate Nere e partigiani La notte dei ponti e il 1944

Il paese di Bevilacqua è sempre stato al centro di vicende storiche, non solo durante il medioevo ma anche nell’ultimo conflitto bellico. Si parlerà ampiamente della storia del paese mercoledì 9 ottobre, alle 20.45, in sala civica, all’incontro «La notte dei ponti. La Resistenza tra Legnago, Bevilacqua e Montagnana nell’estate autunno 1944», organizzato dall’Anpi di Legnago e Bassa Veronese. A raccontare quanto è accaduto in quel periodo sarà Livio Zerbinati, ricercatore Isers per le ricerche sulla storia contemporanea. Il paese, equidistante da Legnago e da Montagnana, tra il 1943 e il 1945 divenne un centro operativo nazifascista della zona. Dopo l’armistizio, infatti, il castello fu occupato dai tedeschi che, nella primavera del 1944, diedero il via a una violenta repressione delle attività partigiane della zona. Da qui partirono le scorribande, sia nel veronese che nel padovano, della famigerata «Brigata Nera» comandata da Valerio Valeri, e le stanze del castello divennero luoghi di detenzione e tortura. La resistenza locale nacque in ambiente rurale e contadino e, ben presto, entrò in conflitto con il nazifascismo. Le attività partigiane si estendevano dal fiume Adige fino a Cologna Veneta e dall’Estense fino alle Grandi Valli Veronesi. L’ingresso è libero •

L.B.

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