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Bovolone Nostra debutta online Raggruppa già oltre mille iscritti

La pagina internet della nuova civica «Bovolone Nostra»
La pagina internet della nuova civica «Bovolone Nostra»
La pagina internet della nuova civica «Bovolone Nostra»
La pagina internet della nuova civica «Bovolone Nostra»

Ci sarà una nuova lista civica nata e cresciuta virtualmente, almeno finora, sui Social in corsa alle prossime elezioni amministrative di Bovolone. Di certo, per ora ci sono solo il nome e il simbolo: si chiama «Bovolone Nostra», con il sottotitolo «una città in Comune». Per conoscere il candidato a sindaco occorrerà aspettare visto anche il rinvio delle elezioni al prossimo ottobre. Il gruppo promotore è operativo dal tardo autunno ma a causa della pandemia le occasioni di incontrarsi di persona in una sala pubblica sono mancate del tutto. Gli attivisti hanno trasformato queste limitazioni in opportunità, sfruttando, come non era mai stato fatto da nessun’altra lista, tutti gli strumenti messi a disposizione dalla rete. Non solo i post, quindi, ma anche i sondaggi, ovvero questionari online, le dirette steaming, e poi foto con slogan da trasformare in meme da condividere in rete oltre a filmati da scaricare e rivedere come podcast. Tutto ciò è già un primato che ha attirato molta attenzione e curiosità su «Bovolone Nostra». Sono oltre mille gli iscritti ma molti altri visionano e consultano le pagine focalizzate su problematiche incentrate sulla cittadina del mobile e sul suo futuro. La lista ha mosso i primi passi lo scorso novembre lanciando un questionario focalizzato su questioni di attualità relative al capoluogo. Un sondaggio al quale hanno risposto 329 persone, ma era solo l’inizio. L’obiettivo era raccogliere più opinioni possibili, direttamente dai cittadini, per ricucire le distanze tra popolazione e amministrazione. «C’è molto da discutere, programmare e attuare per tornare ad essere orgogliosi di Bovolone», evidenziano i promotori. Il prolungarsi del lockdown ha spinto col nuovo anno gli organizzatori a sfruttare le dirette streaming in grado di raccogliere in tempo reale commenti, interventi, suggerimenti: la prima è stata fatta il 22 gennaio mentre una seconda il 26 febbraio, altre seguiranno nei prossimi mesi. Quanto alla collocazione politica della compagine è stata già delineata. Tutto ciò «per respingere l’etichetta di un gruppo giovane, con valori sicuramente di centrosinistra, appoggiato dal PD» che le era stata affibbiata. «Non siamo solo giovani, non abbiamo valori di centrosinistra (il quadro politico attuale è del resto molto più complesso di un semplice bipolarismo) e non siamo appoggiati da nessun partito, nazionale o locale che sia. Non è nel nostro interesse», hanno rimarcato i referenti in un post. Quanto al simbolo scelto, nel quale è riconoscibile il profilo del Palazzo Vescovile, i promotori spiegano: «Nel nostro logo ci sono i nostri valori». «Lo slogan “Una Città in Comune“ dice che siamo abitanti della stessa città», aggiungono, «e che ognuno di noi merita di essere ascoltato e riconosciuto come parte integrante e fondamentale delle scelte politiche cittadine. Il cornicione del Palazzo Vescovile, sede del municipio di Bovolone, indica il luogo che ognuno di noi dovrebbe poter chiamare “casa”, dove potersi incontrare e scegliere il bene comune a tutti». La civica non trascura nemmeno i colori: «Se l’arancione richiama le energie che dovremmo saper unire e condividere, il verde, che abbraccia il nome del nostro gruppo, ci ricorda come solo la speranza e l’impegno costante ci permetteranno di costruire una Bovolone migliore». •

Roberto Massagrande

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