Veleno topicida senza pietà: adesso i cani morti in via Croce, a Cologna, sono saliti a tre. Lo scorso 1 agosto, Xeno, pastore tedesco di sei anni, ha cessato di vivere in seguito alle emorragie interne provocate da un potente rodenticida. Quattro giorni dopo, sono morti anche i suoi piccoli compagni di gioco, Lily e Bijeaux, due Shih Tzu coccoloni ed espansivi, profondamente amati dai proprietari, così com'era accudito e amato Xeno.
Dolore e rabbia Due famiglie stanno piangendo i loro amici a quattro zampe, morti dopo lunghe sofferenze, ma non hanno intenzione di farla passare liscia a chi, accidentalmente o volontariamente, ha fatto ingerire loro un veleno ad azione lenta ma inesorabile. Michele (il nome è di fantasia perché vuole proteggere la riservatezza dei suoi genitori anziani, proprietari del pastore tedesco, ndr) annuncia battaglia. «Ho già parlato con il sindaco di Cologna e ho chiesto, se possibile, di inviare dei controlli in zona perché potrebbe esserci nei paraggi uno psicopatico che si diverte a far soffrire e sterminare gli animali. Nel cortile dei miei genitori, dove giocavano i tre cani che ora non ci sono più, corrono spensierati anche i miei nipotini. Se fossero stati loro a raccogliere il boccone avvelenato che cosa sarebbe potuto succedere?», si chiede preoccupato l'uomo.
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I due cani uccisi La storia di Lily e Bijeaux è particolare. Mentre quest'ultimo, che aveva 13 anni, era stato acquistato da Michele in un allevamento di Shih Tzu, Lily è stata adottata in un canile di Pompei. Era stata abbandonata dai suoi precedenti proprietari. Un'associazione che si occupa di cani maltrattati ha preso contatti con Michele e con la sua compagna e l'ha fatta arrivare a Cologna. «Aveva solo sei anni, era un tesoro», ricorda l'uomo. «Quando vedeva i bambini correva loro incontro e si faceva accarezzare. Chissà perché era stata abbandonata: aveva un bellissimo carattere». Michele continua a ripensare agli ultimi giorni dei due cagnolini. Nonostante gli sforzi suoi e del veterinario per farli riprendere, i danni agli organi interni era talmente gravi che non si è riusciti a salvarli. Le due carcasse degli Shih Tzu sono state inviate alla sede di Verona dell'Istituto zooprofilattico delle Venezie. Lì verrà eseguita l'autopsia, poi i due cani verranno cremati.
Gli accertamenti Se gli esami sulle carcasse confermeranno i sospetti del veterinario di avvelenamento, i risultati dell'autopsia verranno inviati in Procura, all'Ulss 9 e al Comune. «La rabbia e il dispiacere che provo in questo momento sono talmente grandi che non intendo fermarmi», riferisce Michele. «Non appena avrò in mano i risultati dell'autopsia andrò dai carabinieri, racconterò quello che è successo e chiederò di fare il possibile per fermare questa persona senza scrupoli». La famiglia intende chiedere la collaborazione dei residenti di via Croce per risalire a quanto è successo. «Stamperemo dei volantini e li distribuiremo, chiedendo a chi avesse delle informazioni utili su passaggi sospetti davanti alla casa dei miei genitori di darcele. È giusto che il quartiere sappia che c'è in giro una persona malvagia e vengano prese le contromisure». La caccia al killer dei cani, dunque, è solo all'inizio.