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A Bevilacqua

Auto in sosta da cinque anni: vettura rimossa, ma resta il mistero

La Mercedes non reclamata ma regolarmente immatricolata e con assicurazione, impossibile da spostare fino alla «scomparsa» della targa
La rimozione dopo cinque anni della Mercedes parcheggiata
La rimozione dopo cinque anni della Mercedes parcheggiata
La rimozione dopo cinque anni della Mercedes parcheggiata
La rimozione dopo cinque anni della Mercedes parcheggiata

La rimozione della Mercedes-Benz con targa polacca abbandonata da anni in piazza Riello, zona residenziale adiacente a via Pontepitocco a Bevilacqua, è stata un vero e proprio intrigo internazionale.

Dopo la lunga attesa, nei giorni scorsi i residenti della zona hanno visto finalmente portare via la misteriosa macchina che ora sarà riportata nel paese d’origine per la demolizione. La vicenda della Mercedes abbandonata è durata molti anni e, nel tempo, si è trasformata in un complesso caso burocratico internazionale con l’impossibilità di spostarla perché risultava regolarmente immatricolato all’estero. «La rimozione è stata possibile grazie a un lavoro di squadra tra amministrazione comunale, Polizia locale Intercomunale del Montagnanese e motorizzazione polacca» spiega il primo cittadino Valentino Girlanda.

Un mistero lungo 5 anni

Tutto ha avuto inizio 5 anni fa quando ignoti parcheggiarono una Mercedes E Class Wagon blu nell’area di sosta della zona residenziale. Col passare del tempo, e vedendo che nessuno tornava a riprendere l’auto, i residenti segnalarono la presenza del veicolo abbandonato sia al comando di Polizia locale che all’allora amministrazione, sollecitandone la rimozione. Stando alla normativa vigente, una volta ricevuta la segnalazione, la Polizia deve accertare che il veicolo non sia stato rubato e che sia possibile risalire al proprietario.

In assenza di entrambe le informazioni, e una volta riscontrato che la vettura sia in effettivo stato di abbandono, si provvede alla sua rimozione e all’invio del mezzo in un centro di raccolta autorizzato dove rimane a disposizione per 60 giorni, permettendo così all’eventuale proprietario di reclamarlo. Se ciò accade, questi potrà tornare in possesso del mezzo, dopo aver pagato le spese e le eventuali sanzioni. Se, al contrario, non viene reclamato, il veicolo diventa a tutti gli effetti un rifiuto e, di conseguenza, è cancellato dal Pubblico Registro Automobilistico e demolito. A Bevilacqua, però, non si è verifica né l’una né l’altra eventualità.

Di targa straniera, i controlli della Polizia locale rivelarono che l’auto non solo era stata regolarmente immatricolata in Polonia - e che, quindi, non era stata rubata - ma anche che, fino al 2021, l’assicurazione veniva regolarmente pagata. «Il proprietario, un cittadino straniero non residente in Italia, risultava però irreperibile» ha aggiunto il sindaco Girlanda.

Auto in regola, non si poteva definire abbandonata

Oltre ad essere assicurata, l’auto aveva la sua targa, le ruote e tutte le parti essenziali per l’uso e la conservazione; caratteristiche che permettono a un veicolo di sostare su un’area pubblica. L’auto, perciò, era in regola in tutto e per tutto e non poteva definirsi abbandonata: tutto ciò ne ha impedito la rimozione per tutti questi anni.

La svolta è arrivata questa estate, quando la motorizzazione polacca ha informato la Polizia locale che l’auto era stata dismessa. Così, dopo qualche mese di pratiche burocratiche, è stato possibile portare via il veicolo. «Il costo della rimozione non è stata a carico del Comune e dei cittadini, ma del paese di immatricolazione» conclude il sindaco, «ora l’auto sarà riportata in Polonia e demolita».

L'improvvisa scomparsa della targa regala la svolta

Nonostante la vicenda sia stata risolta, secondo il gruppo di opposizione «Con voi per crescere» ci sono ancora molti lati oscuri e ha fatto richiesta di vedere tutta la documentazione. Un mistero, oltre a chi sia il proprietario e perché abbia lasciato lì la macchina, è anche l’improvvisa scomparsa della targa che, stando a supposizioni dei consiglieri di minoranza, avrebbe consentito l’avvio dell’iter di rimozione. Qualcuno era stanco e ha risolto l’inghippo con questo espediente.

Laura Bronzato

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