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Beni comunali all’asta Il prezzo è ora scontato

L’ex bar «Kappaerre» andrà all’asta per la quarta volta
L’ex bar «Kappaerre» andrà all’asta per la quarta volta
L’ex bar «Kappaerre» andrà all’asta per la quarta volta
L’ex bar «Kappaerre» andrà all’asta per la quarta volta

Immobili comunali in vendita con lo «sconto» a Legnago. Dall’ex bar del parco comunale ai terreni edificabili nella zona industriale di San Pietro e a Torretta. Per il Comune non sembra tirare un vento favorevole per la vendita di alcuni «gioielli di famiglia». Per i cinque lotti, tra edifici e zone di proprietà municipale messi a bando in questi giorni, la Giunta del sindaco Graziano Lorenzetti ha dovuto ridurre del 20 per cento il prezzo minimo, da cui dovranno partire le offerte, rispetto a quanto chiesto la scorsa estate. Tutto ciò in base al regolamento sulle alienazioni approvato il 21 dicembre dal consiglio comunale che prevede un diminuzione dell’importo per ciascun bene rimasto invenduto dopo le prime due aste andate deserte. Prezzo abbassato Infatti, per tutti i beni che il municipio è pronto a depennare dall'elenco del proprio patrimonio immobiliare i primi tentativi di vendita sono stati tutti snobbati. Così, gli uffici comunali hanno rivisto al ribasso, da 847mila a 726.300 euro, l'importo minimo complessivo che l'ente locale punta ad incassare da tutti e cinque i lotti. L'amministrazione comunale ha concesso tempo agli aspiranti acquirenti, fino a venerdì 31 marzo alle 12, per presentare le proposte al rialzo per ciascuna struttura o area fabbricabile. Senza dubbio la costruzione che finora si è dimostrata più difficile da piazzare, con ogni probabilità a causa della crisi economica ma anche per lo stato di degrado dell'edificio, è l'ex chiosco «Kappaerre», all'angolo tra via XX Settembre e viale dei Tigli. Per quello che a lungo è stato un luogo di ritrovo per giovani si tratta del quarto tentativo di vendita. Il nuovo prezzo base di 96mila euro è stato ridotto di 24mila euro rispetto a quello proposto lo scorso anno, che era di 120mila euro. I beni all’asta Poco successo ha pure riscosso, la scorsa estate, la vendita di corte Fregno, ossia il complesso rurale che, in via Boara a Vangadizza, confina con l'aeroporto gestito dal «Volo Legnago». Per i tre fabbricati fatiscenti e in forte degrado il Comune ha abbassato l'importo base dai 75mila euro dello scorso giugno agli attuali 60mila euro. Maggiore risulta il deprezzamento di Corte Fregno se si considerano i due bandi pubblicati negli anni scorsi, che erano partiti rispettivamente da 250mila e 180mila euro. Sempre in via Boara a Vangadizza si trova il terzo immobile invenduto: un rustico per il quale l’ente ha abbassato il costo base da 31mila a 24mila euro. Terreni edificabili Per il lotto messo all'asta in via Biagi, nella zona industriale di San Pietro, le offerte per acquisire 9.890 metri quadrati, destinati a capannoni produttivi o uffici, dovranno partire da 445.500 euro anziché dai precedenti 495mila euro. Infine il lotto residenziale di via Tagliamento, a Torretta, verrà aggiudicato a chi offrirà più di 100.800 euro contro i precedenti 126mila. «Per questi edifici e terreni», sottolinea Daniela De Grandis, assessore al Patrimonio, «abbiamo valutato come unica opportunità quella dell'alienazione, trattandosi di beni non strategici per il municipio, nemmeno utilizzabili per l'esercizio di funzioni istituzionali o per garantire servizi pubblici ai cittadini».•.

Fabio Tomelleri

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