<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
L’INCIDENTE

«Andrea, corri tra gli angeli e falli ridere e mangiare bene». Il dolore per la morte del cuoco di 42 anni

Andrea Galvan
Andrea Galvan
Andrea Galvan
Andrea Galvan

Dolore e sconcerto a Castagnaro per la tragica scomparsa di Andrea Galvan, il motociclista 42enne, originario del paese, che nel pomeriggio di giovedì in sella alla sua Kawasaki è rimasto vittima di un incidente sulla Gardesana, nel territorio di Castelnuovo, al confine con Peschiera.

 

A Castagnaro Appena la notizia della tragedia si è diffusa nel Comune della Bassa in molti hanno voluto stringersi ai genitori Maurizio e Gigliola e al fratello Matteo. Andrea, che per la sua professione di cuoco viveva attualmente a Ronchi, frazione di Castelnuovo, tornava spesso a Castagnaro dai suoi familiari ed era solito incontrare anche gli amici di sempre, come Luca Fasolin, di Villa d'Adige, frazione di Badia Polesine, nel Rodigino, che è stato anche l'ultima persona a vederlo prima dello schianto.

 

Da due settimane, Andrea e Luca, amici dai tempi della scuola e inseparabili anche durante tante serate trascorse proprio a Castagnaro, si erano ritrovati a lavorare insieme all'hotel ristorante «Al Fiore» di Peschiera: il primo in cucina e il secondo in sala. «Era stato proprio lui a segnalarmi al proprietario», ricorda tra le lacrime Luca, «perché in vista della stagione estiva avremmo dovuto portare avanti un nuovo progetto di ristorazione sulla terrazza panoramica dell'hotel. Avevamo entrambi l'entusiasmo alle stelle. Giovedì abbiamo preparato insieme un banchetto e a fine turno ci siamo salutati scherzando, come sempre. Andrea», prosegue Luca, «si sentiva un po’ stanco. Ha preso la moto, la sua passione come del resto la mia, e ha imboccato quella maledetta strada, a una manciata di chilometri da casa sua. Alle 18 sono rientrato in hotel per l'orario serale, ma lui, di solito molto puntuale, non era ancora arrivato. L'ho chiamato più volte. Poi, per istinto, mi sono collegato ai social e ho scoperto la terribile verità. Dalle foto, ho riconosciuto la Kawasaki a terra, il casco a poca distanza. È stato tremendo». Sconvolti da quanto accaduto anche altri amici che Galvan aveva a Castagnaro. «Mi aveva chiamato appena qualche giorno fa», ricorda Nicola Sordo, assessore comunale, «per comunicarmi di aver trovato un appartamento sul lago per un mio amico in arrivo dalla Slovacchia. Lui era così: disponibile e generoso. Appena poteva ti aiutava. L'avevo conosciuto sui banchi di scuola e frequentato anche sui campi di calcio: un'amicizia che, seppur meno frequente negli incontri, si è conservata intatta nel tempo. Mi mancherà molto». «Da bambini ci trovavamo spesso», sottolinea il vice sindaco Andrea Trivellato, «Andrea era sempre allegro e di una simpatia travolgente. Ed è rimasto sempre così».

 

Sul lago Incredulità e dolore anche tra gli amici e i colleghi di lavoro dell’area del Garda dove Andrea Galvan lavorava. Era un cuoco molto esperto e apprezzato per il grande impegno che metteva in cucina. Si era formato all'istituto alberghiero di Montagnana, nel Padovano. Attualmente lavorava appunto all'albergo ristorante Al Fiore di Peschiera, ma in passato era già stato ai fornelli delle cucine di molti locali e ristoranti del Garda, specialmente tra Peschiera e Sirmione, in particolare durante la stagione estiva ma anche nel periodo invernale. Nella stagione più fredda aveva lavorato anche in rifugi montani, in particolare in Trentino Alto Adige. «Era un ragazzo d'oro», raccontano dal Mida's Stube di Peschiera, dove Galvan aveva lavorato per due stagioni, tra il 2020 e lo scorso anno. «Brillante, sempre sorridente, era molto appassionato del suo lavoro, che amava. Era una persona solare che andava d'accordo con tutti». Oltre al lavoro Andrea era appassionato di moto - quando poteva amava fare qualche giro da solo o con gli amici - amante dello snowboard e della bicicletta. Era anche un grande tifoso della Juventus. «Ogni tanto lo si sentiva battibeccare scherzosamente con qualche collega in cucina, tra la preparazione di un piatto e un altro», ricordano ancora dal locale arilicense. «Abbiamo passato l'infanzia insieme», racconta l'amico Enrico Trivellato. «Era estroverso, simpatico, alla mano. Abbiamo trascorso momenti indimenticabili: dagli interminabili fine settimana di festa e spensieratezza alle vacanze estive al mare, come a Jesolo. I ricordi sono tanti: da ottimo chef qual era mi ha insegnato come lavorare il burro, per il miglior burro e salvia del mondo. Mi ha saputo indicare il miglior posto possibile per il mio matrimonio. Un grande amico a cui vorrò sempre bene».

 

Paolo Ferrari, cameriere, ha conosciuto Andrea in un locale di Sirmione. Colleghi che poi si sono ritrovati a lavorare di nuovo insieme in un rifugio in Val di Fassa. «Era un gigante buono. Un omone con il cuore grande», racconta. In molti hanno voluto lasciare l'ultimo saluto allo sfortunato motociclista attraverso i social. «Mi mancherai amico mio, ci saremmo dovuti vedere domani pomeriggio (oggi per chi legge, ndr) a casa mia, per una birra e una bella chiacchierata», scrive Nicola. «Sono senza parole». Gianni invece spiega: «È vero che ho imparato che alla tristezza non c'è mai fine a questo mondo, però mi ero anche convinto di divertirmi tantissimo lavorando con te quest'anno. Vai “Castagna“, corri tra gli angeli e falli ridere e mangiare bene che lo sai fare bene e io da qua ti faccio finalmente quei complimenti che volevi sempre da me. Ciao “Mato“, mi mancherai». La data dei funerali di Andrea Galvan, che si svolgeranno a Castagnaro, non è ancora stata fissata.

Elisabetta Papa e Emanuele Zanini

Suggerimenti