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Albaredo

L’allievo dell’archistar Piano firmerà il nuovo polo scolastico: «Mi metterò nei panni dei ragazzi»

Il complesso da 9,5 milioni sorgerà su un’area di 12mila metri quadrati e sarà costruito con tecnologie innovative
Il rendering del polo scolastico e, a destra, Vittorio Grassi
Il rendering del polo scolastico e, a destra, Vittorio Grassi
Il rendering del polo scolastico e, a destra, Vittorio Grassi
Il rendering del polo scolastico e, a destra, Vittorio Grassi

L'allievo di Renzo Piano firmerà le nuove scuole di Albaredo. L'aggiudicazione provvisoria della progettazione del nuovo polo scolastico da 9,5 milioni di euro è stata assegnata dal ministero dell'Istruzione al milanese Vittorio Grassi, professionista che dal 1997 al 2006 ha lavorato a Genova come architetto associato nello studio di Renzo Piano.

La «Vittorio Grassi Architects» si è presentata al concorso «Futura», finanziato con fondi del Pnrr, in un raggruppamento di imprese che comprende anche la «Incide Engineering» di Padova, azienda che ha già realizzato qualche anno fa a Villafranca la nuova Sport Arena.

 

Il progettista

L'esperienza dell'architetto Grassi in ambito nazionale ed internazionale è universalmente riconosciuta. Negli anni in cui ha collaborato con l'archistar genovese ha contribuito a dar vita a numerosi progetti di riqualificazione urbana, tra cui l'innovativo complesso residenziale di lusso «Braço de Plata», a Lisbona, le residenze eco-green «Le Albere» di Trento e l'ardito progetto della chiesa di Padre Pio a forma di conchiglia, a San Giovanni Rotondo.

 

L'esperienza con Renzo Piano

«Renzo Piano non è un cattedratico, da lui si impara guardando come pensa e come lavora», rivela l'architetto Grassi. «La cosa più importante che ho imparato stando fianco a fianco con Piano è stata la consuetudine, prima di iniziare un progetto, di mettersi nei panni di chi utilizzerà l'edificio che verrà realizzato. Anch'io, come Piano, sono convinto che l'architettura deve essere certamente bella e innovativa ma mai imposta. Ci si deve sforzare di renderla il più naturale possibile e bisogna tenere sempre a mente che sarà il cittadino a farne uso», sottolinea Grassi.

 

L'urgenza del Comune per la nuova scuola

L'approdo in riva all'Adige di un grande nome dell'architettura italiana ha già alzato il livello delle aspettative degli albaretani, che da tempo attendono una risposta dalle istituzioni sulla questione scuole. «È inutile nascondersi, la costruzione del nuovo polo scolastico è diventata urgentissima», riflette il sindaco Giovanni Ruta.

«Cerchiamo tutti i giorni di tamponare i problemi che ci arrivano dalla vetustà delle strutture che ospitano sia la primaria che la secondaria di primo grado, risalenti entrambe agli anni Settanta del secolo scorso». Non più tardi di due mesi fa, il Comune era stato costretto a chiudere per tre giorni le scuole medie per un problema all'impianto di riscaldamento.

 

Cosa prevede l’intervento

Prima di apprezzare il progetto che verrà redatto da Grassi e dalla «Incide» di Padova, è già stata presentata ai cittadini una progettazione preliminare che ha ottenuto il finanziamento del Ministero. L'area di 12mila metri quadrati dove sorgerà il nuovo polo scolastico, che comprenderà sia primaria che secondaria, sarà in via degli Alpini. Le scuole avranno due corpi di fabbrica diversi ma collegati.

«Sono sempre stato molto interessato all'architettura pubblica e al suo impatto sulla comunità», spiega l'architetto milanese. «Il concorso Futura è particolarmente interessante perché è direttamente connesso all'educazione dei nostri figli e, dunque, alla possibilità di immaginare una società migliore». Per Grassi sarà importante «favorire all'interno della scuola l'interazione tra gli alunni negli spazi comuni, nelle aule laboratorio, nella biblioteca e nella mensa. Dopo due anni e mezzo di pandemia, i giovani hanno bisogno di ricucire le relazioni fra pari».

Altre qualità che sicuramente non mancheranno alla nuova scuola di Albaredo saranno le eccellenti performance energetiche e un elevato isolamento.

 

Tecnologie innovative

«Intendiamo installare non solo pannelli fotovoltaici per l'energia elettrica ma anche dispositivi per la produzione di acqua calda», anticipa l'architetto. «I pavimenti saranno radianti e consentiranno sia il riscaldamento delle aule che il raffrescamento nei mesi più caldi. Ovviamente ci affideremo ad un sistema di ventilazione meccanica controllata per rigenerare l'aria ed abbassare il rischio di proliferazione di virus e batteri». Il sindaco Ruta si augura che il Ministero comunichi al più presto l'aggiudicazione definitiva, in modo da poter affidare definitivamente l'incarico di progettazione e poter presentare alla cittadinanza la nuova scuola entro luglio. Il passo successivo sarà la gara d'appalto.

Paola Bosaro

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