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Allarme polveri sottili Secondo monitoraggio

La centralina dell’Arpav
La centralina dell’Arpav
La centralina dell’Arpav
La centralina dell’Arpav

È partita la seconda fase di rilevazione delle polveri sottili (Pm10) in centro a Cologna. Lo scorso 31 ottobre è tornata infatti la centralina mobile dell’Arpav che già a fine luglio era stata posizionata in piazza del Capitaniato per un mese. Sempre con l’obiettivo di controllare la qualità dell’aria nella zona centrale del paese, nei pressi del municipio e a ridosso delle aree residenziali. Il mezzo mobile dell’Agenzia regionale per l’ambiente rileverà sino a fine novembre le concentrazioni di biossido di zolfo, di ossidi di azoto (NOX, NO, NO), di monossido di carbonio, di ozono, benzene, particolato atmosferico (PM10) e di idrocarburi policiclici aromatici. Tutto è partito da una richiesta formale inoltrata dall’ufficio Ecologia del Comune alla stessa Arpav, a seguito del Rapporto 2018 di Legambiente, che indicava Cologna come il Comune con la peggior concentrazione di polveri sottili della provincia. Per la città del mandorlato erano state riportate 86,1 tonnellate di polveri sottili l’anno, il doppio di Villafranca e di Legnago. «Le centraline di rilevamento fisse più vicine a noi si trovano a Legnago e a San Bonifacio, possibile che sia il nostro paese ad avere la percentuale più elevata di Pm10?», si chiede l’assessore all’Ecologia Ferdinando Dal Seno. L’Arpav ha deciso di realizzare due monitoraggi in due periodi dell’anno diversi per pressione atmosferica, volumi di traffico e ventilazione. I dati verranno poi confrontati e si procederà poi con una media fra le due rilevazioni. «Non abbiamo ancora ricevuto i dati di agosto, presumo che ci consegneranno la relazione finale, risultante dal confronto fra i due periodi di monitoraggio», spiega Dal Seno.

P.B.

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