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Cologna

All'ex ospedale la mostra sull'Olocausto: «Lascia il segno nel profondo»

Struggente il canto per i defunti intonato, in un silenzio quasi surreale, dal cantore di sinagoga Angel Harkatz
Un particolare della mostra inaugurata a Cologna (Foto Dienne)
Un particolare della mostra inaugurata a Cologna (Foto Dienne)
Inaugurazione della mostra sull'Olocausto (Foto Dienne)

Commozione e applausi all'apertura della mostra sull'Olocausto, allestita nei sotterranei dell'ex ospedale di Cologna. Il presidente dell'associazione "I luoghi dell'abbandono" Devis Vezzaro si è commosso raccontando il lungo silenzio, durato 75 anni, del vicentino Toni Vendramin, soldato deportato nei campi di concentramento in Germania dopo l'8 settembre del 1943. Struggente il canto per i defunti intonato, in un silenzio quasi surreale, dal cantore di sinagoga Angel Harkatz. Il tenore ha poi recitato un Salmo per lodare la fratellanza tra gli uomini.

Il valore della memoria

Al taglio del nastro era presente il vicesindaco di Cologna Ferdinando Dal Seno, che ha sottolineato il valore della memoria e ha dato la propria disponibilità per coinvolgere le scuole nel progetto. Il presidente della Regione Luca Zaia si è scusato per l'impossibilità di presenziare all'inaugurazione, inviando però una lettera di encomio e incoraggiamento agli organizzatori. L'assessore alla Cultura del Comune di Dueville Lidia Zocche ha invitato a "tenere alti i valori di rispetto e promozione dell'essere umano", lanciando un monito a "non farsi affascinare dalla banalità del male". È seguita una visita nei lunghi corridoi e nelle stanze della mostra, costellati di foto e illustrazioni crude sulla persecuzione e lo sterminio degli ebrei. Una mostra che la ex presidente delle Donne ebraiche Georgia Harkatz ha elogiato perché "lascia il segno nel profondo".

Paola Bosaro

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