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Addio a Slaviero politico gentiluomo impegnato in paese

Amedeo Slaviero
Amedeo Slaviero
Amedeo Slaviero
Amedeo Slaviero

La comunità di Cologna e quella di Pressana hanno tributato ieri l’ultimo saluto ad un uomo d’altri tempi, generoso, ironico e dai modi garbati. Si è celebrato in Duomo il funerale di Amedeo Slaviero, 92 anni, deceduto all’ospedale di Legnago dopo un brevissimo ricovero a causa di un malore avvenuto domenica mattina. Nato a Pressana in una famiglia numerosa - aveva 13 tra fratelli e sorelle - Slaviero si era diplomato maestro all’educandato «San Benedetto» di Montagnana, ma fece l’insegnante solo per pochi mesi. Trovò, infatti, impiego all’Inps, nel Servizio contributi agricoli unificati. Si è sempre impegnato per il bene dei suoi compaesani, seguendo l’esempio del padre Orlando che fu sindaco del piccolo centro sul Guà. Iscritto alla Dc, Slaviero fu eletto in consiglio comunale a Pressana per alcuni anni, prima di trasferirsi con la famiglia a Verona per motivi professionali. Nel 1991, con la moglie Gabriella Dal Cero e i tre figli, si è spostato definitivamente a Cologna. Nella città del mandorlato è stato presidente dell’Associazione pensionati attivi (Apac) per anni e ha ricoperto il ruolo di vicepresidente del Cda della casa di riposo ai tempi della presidenza Seghetto. All’Inps era tenuto in grande considerazione ed è stato inviato per alcuni periodi a lavorare nelle sedi di Treviso, Cuneo ed Aosta. La domenica era spesso presente al Museo archeologico di Cologna per aprire le sale e consentire le visite ai turisti e agli appassionati. «Aveva uno spirito positivo e sorrideva spesso», ricorda la moglie Gabriella. «Teneva molto al suo aspetto, si curava e non usciva mai di casa senza la camicia e la cravatta». Lascia tre figli e un nipote. •

P.B.

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