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Aceri pericolanti, allarme al parco

L’acero caduto nei giorni scorsi al parco comunale a seguito di un violento temporale
L’acero caduto nei giorni scorsi al parco comunale a seguito di un violento temporale
L’acero caduto nei giorni scorsi al parco comunale a seguito di un violento temporale
L’acero caduto nei giorni scorsi al parco comunale a seguito di un violento temporale

Aceri del parco comunale di Legnago sempre più a rischio di caduta. Le condizioni di oltre una cinquantina delle 72 piante di acer negundo, altrimenti noto come acero americano, che costeggiano il lato interno del percorso pedonale ad anello del polmone verde di viale dei Tigli sono sempre più precarie. È quanto emerso dalla relazione consegnata in municipio dall'architetto Fabio Pasqualini di Verona, progettista dell’annunciata riqualificazione dell'area verde. Alla luce di questa infausta diagnosi, il Comune, già dal prossimo autunno, programmerà degli interventi consistenti di potatura e manutenzione delle piante a salvaguardia dell'incolumità pubblica in vista della loro rimozione, prevista per il 2021, quando verranno sostituite da 120 meli da fiore nell'ambito per l’appunto del poderoso restyling . La precarietà degli aceri, che nel corso degli anni hanno raggiunto altezze superiori ai sette metri, è emersa anche nei giorni scorsi, quando, sotto la spinta di un vento più forte del normale, uno degli esemplari in questione si è spezzato a metà, invadendo con la sua gigantesca chioma proprio il percorso pedonale fortunatamente deserto al momento dello schianto. Un sopralluogo effettuato dai vigili del fuoco di Legnago, interpellati qualche giorno fa dal Comune dopo la rimozione dell'albero caduto, ha rivelato imminenti rischi di crollo per altri due aceri. Per questo motivo, il municipio ha deciso di premere sull'acceleratore per avviare quanto prima i lavori allo scopo di restituire ai giardini pubblici il decoro originario. A maggior ragione dopo gli interventi impattanti che l'area ha subito negli ultimi mesi. Come quello conseguente alla posa della rete anti-allagamenti realizzata dalla società Acque Veronesi in collaborazione con il Comune, la quale ha riguardato una parte del percorso ad anello. Per questo motivo, Roberto Danieli, assessore ai Lavori pubblici, ha provveduto a far rimuovere una parte della ghiaia in eccesso posata dopo la chiusura degli scavi. Tutto ciò allo scopo di ridurre i disagi segnalati dai cittadini lungo il percorso pedonale. Per quel che concerne la sistemazione delle piante, Luca Falamischia, assessore alle Manutenzioni, assicura: «Il prossimo autunno partiranno i primi interventi di messa in sicurezza, con la potatura degli aceri con i rami compromessi e la rimozione di quelli pericolanti». L'assessore aggiunge: «La sistemazione del parco procederà poi a stralci, con l'asfaltatura dei parcheggi su viale dei Tigli e la posa della pavimentazione lungo l'anello nella primavera del 2021». Per l'avvio dei cantieri, il Comune stanzierà, nella variazione di bilancio che verrà votata dal Consiglio entro fine mese, un fondo di 100mila euro che sarà impiegato anche per altri interventi sul verde cittadino. Riguardo al progetto di riqualificazione del parco, i gruppi di opposizione «Legnago futura» e «Per una città in comune» hanno sollevato parecchi dubbi sull'intera operazione presentando un'interpellanza che verrà discussa nella prossima assemblea civica. I consiglieri di minoranza chiedono: «È stata fatta una valutazione da parte della Giunta sull'immediata ricaduta funzionale a seguito della sostituzione degli aceri con i meli, che nei primi 10 anni avranno dimensioni minime che non consentiranno un’efficace ombreggiatura?». Danieli replica: «La relazione del progettista, tra l'altro nominato dall’ex amministrazione, rileva come il 75 per cento degli aceri sia ormai giunto alla fine del proprio ciclo vitale, quindi la rimozione è inevitabile. Riguardo i meli che li sostituiranno, il sovrintendente competente, ha apprezzato la soluzione scelta». •

Fabio Tomelleri

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