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IL CASO

Su Twitter foto dei pazienti
Esposto e inchiesta

Il dg Cobello: «Sono esterrefatto: i fatti sono molto gravi, i magistrati accerteranno i reati Non possiamo sapere il reparto coinvolto, ma c'è un codice interno da rispettare»
La sede dell'Azienda Ospedaliera, in piazzale Stefani
La sede dell'Azienda Ospedaliera, in piazzale Stefani
La sede dell'Azienda Ospedaliera, in piazzale Stefani
La sede dell'Azienda Ospedaliera, in piazzale Stefani

C'è un Comandante Diavolo che sta facendo diventar matta l'Azienda ospedaliera: si tratta di un account Twitter dal quale partono tweet di carattere sanitario e ospedaliero, a volte con commenti su pazienti, qualche volta con foto di corpi, quasi fosse un reality medico di quelli che vanno tanto di moda sui canali satellitari. Ma in quel caso di tratta di fiction o di episodi concordati; qui invece traspare la quotidianità di un reparto, che da quanto si può capire da una foto potrebbe essere un Pronto Soccorso, con tutto quello che ne consegue: rispetto per la privacy, per le persone, divulgazione di notizie interne, violazioni di codici interni delle aziende pubbliche e via di questo passo.«Sono esterrefatto», è il commento di Francesco Cobello, direttore generale dell'Azienda ospedaliera di fronte ai contenuti dei tweet che vengono, tra l'altro, sparati a raffica sul social network. Le segnalazioni di pazienti indignati o forse anche di qualche sanitario o paramedico, sono giunte negli ultimi giorni ai vertici dell'Azienda ospedaliera veronese che ha preso rapidamente le contromisure, come spiega lo stesso Cobello:«Abbiamo preparato un esposto alla Procura della Repubblica nella quale segnaliamo la gravità dei fatti accaduti, dalla diffusione di immagini riservate alla violazione della privacy e quant'altro ancora il magistrato vorrà individuare come possibile reato».L'esposto denuncia è contro ignoti, perché spetterà alle indagini appurare con certezza chi vi sia dietro questo account su Twitter perché non è raro che su questo social vi siano anche dei «fake» cioè dei falsi.C'è poi anche l'aspetto interno dell'Azienda per cui Cobello conferma che «è stata aperta una indagine interna che è appena iniziata per compiere una serie di accertamenti in base al rispetto o meno del codice di comportamento cui sono tenuti i dipendenti dell'Azienda ospedaliera».Avete idea se i tweet con commenti sui pazienti, foto, referti e altro, partano da uno specifico reparto? Magari da un Pronto Soccorso?«Non possiamo sapere nulla con certezza, in questa fase c'è la massima cautela».Che idea si è fatto?«Qui evidentemente qualcuno non si rende conto della potenza di questi strumenti e usa i social network in questo modo».Ma se si dovesse trattare di un dipendente dell'Azienda sanitaria che ha scambiato Twitter per uno strumento con il quale fare la diretta in tempo reale delle sue giornate lavorative, che cosa può rischiare?Il codice di comportamento interno prevede vari provvedimenti disciplinari anche se non si fa menzione specifica dell'uso improprio dei social network: un aggiornamento che solo alcune aziende cominciano a introdurre e in particolare le società di calcio (vedi il Milan con Balotelli). Ma sarà sempre più necessario disciplinare anche questa materia. Tuttavia il codice interno dice esplicitamente che il dipendente «non usa a fini privati le informazioni di cui dispone» ed evita situazioni e comportamenti che «possano ostacolare il corretto adempimento dei compiti o nuocere agli interessi o all'immagine dell'Azienda».In un altro paragrafo, si legge che «il dipendente non assume comportamenti che possano nuocere all'immagine dell'Azienda» con particolare riferimento alla necessità di mantenere sempre anche negli ambiti extralavorativi «un contegno educato e dignitoso e adeguato al suolo e alla responsabilità rivestiti in Azienda»; deve mantenere con il pubblico una «condotta educata, rispettosa e cortese» e infine il dipendente è tenuto a osservare «il segreto d'ufficio e la normativa in materia di tutela e trattamento dei dati personali».

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