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l'intervista

Il governatore Zaia: «L'imitazione del prodotto italiano vale 120 miliardi di danni»

Il governatore del Veneto ha fatto tappa nello stand Athesis per un'intervista con il direttore de L'Arena Massimo Mamoli
Luca Zaia a Casa Athesis
Luca Zaia a Casa Athesis
Vinitaly2024, Lunedì 15 - Luca Zaia

A Casa Athesis ha fatto tappa anche il governatore del Veneto Luca Zaia, intervistato dal direttore de L'Arena Massimo Mamoli.

Si parla subito di lotta a tutela dei produttori: «Battaglia sacrosanta», dice il presidente, «in Veneto abbiamo 350 prodotti tipici, il 36 per cento dell'export nazionale. Non si può girare il mondo e trovare l'imitazione del prodotto italiano. Il danno vale circa 120 miliardi di euro all'anno nel mondo, denaro sottratto all'agricoltura e all'agroindustria. Il Made in Italy va tutelato fino in fondo».

Il governo sta per annunciare provvedimenti in proposito. «C'è un livello internazionale, come il Wto (World Trade Organization) a cui si può agire, decidendo ad esempio che l'imitazione non paga».

Dop e docg vanno applicate anche ai prodotti? «L'intelligenza artificiale, la tracciabilità oggi ci consentono di essere molto performanti: oggi la tecnologia aiuta».

Luca Zaia a Casa Athesis
Luca Zaia a Casa Athesis

Cos'è per lei il genio italiano? «Il Veneto è la regione più bella nel Paese più bello al mondo», risponde Zaia. «Siamo educati a vivere in mezzo alla bellezza. Verona è una delle città più belle al mondo, come Venezia. Un'educazione alla bellezza che ci porta ad essere raffinati nella progettualità. È I l'italian style, che si vede anche nelle start up dei giovani. E grazie ai flussi migratori del passato abbiamo un network di ambasciatori dei prodotti veneti nel mondo».

Dal governatore arriva anche un invito alla moderazione: «Il vino è un alimento. Ma va consumato con moderazione. Il vino dealcolizzato? Non mi scandalizzo ma non è vino, è una bevanda».

IL 29 aprile va al voto la riforma per l'autonomia: «Non è questione di giorni, per me che ho vissuto questo progetto e ci ho messo la faccia, ormai il progetto è incardinato: è passato al Senato, passerà anche alla Camera».

E sul terzo mandato aggiunge: «Sentite la gente: sono i cittadini che considerano inaccettabile non poter scegliere il loro sindaco e il loro presidente di Regione. La stessa regola, tra l'altro, non vale per ministri, parlamentari e dai consiglieri in giù».

Zaia ha regalato alla premier la bandiera del Veneto, l'unica con la parola pace: «Ha 1.100 anni di storia e ne siamo orgogliosi, in questo momento in cui di pace bisogna parlare di più: la diplomazia deve scendere in campo, le guerre si risolvono parlando e non con i bombardamenti».

L'Europa in questo momento ha una rotta chiara? «L'affluenza alle urne sarà bassa», chiosa il governatore, «la percezione è che sia un'istituzione lontana. Io sono convinto che debba essere meno matrigna, deve risolvere il problema dell'immigrazione, occuparsi delle crisi finanziarie in maniera più veloce e farsi portatrice della pace».

Elisa Pasetto