Il vescovo Domenico: «La terra va custodita e preservata. 30 mila persone per il Papa al Bentegodi»
16 aprile 2024
Il vescovo Domenico e il direttore Massimo Mamoli
(Fotoexpress)
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Pompili Vescovo di Verona
A Casa Athesis, a Vinitay 2024, il vescovo di Verona Domenico Pompili intervistato dal direttore Massimo Mamoli.
«Il vino a cui fa riferimento Gesù nel Vangelo è qualcosa di vicino all'energia vitale dell'esistenza. Una vitalità propria di questo territorio».
«Rispetto, potatura, costanza. La terra va custodita e preservata, pensiamo al cambiamento climatico. Potatura significa togliere quello che è in più, che toglie energia, significa riconoscimento dei limiti.
Non si può fare molto senza capacità di collaborare. Costanza è una parola per dire sostenibilità: se si dà un'occhiata allo sviluppo di questo territorio, si nota la capacità di saper reggere i cambiamenti sociali. Dobbiamo impegnarci su due asset: la digitalizzazione e la capacità che l'agricoltura si sappia reinventare per affrontare le sfide che si trova davanti.
Vedo negli imprenditori la consapevolezza che soltanto coinvolgendo tutti i soggetti delle diverse imprese sia possibile che il prodotto vino possa continuare ad essere un fattore di sviluppo
L'Arena di Pace a cui parteciperà Papa Francesco avrà temi come disarmo, giustizia e pace: e non sarà un evento isolato. Saranno diecimila i bambini che accoglieranno Papa Francesco, un migliaio, un migliaio i consacrati a San Zeno, 30.000 al Bentegodi».