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ASSOCIAZIONI

Ais, sempre più donne tra i sommelier

Le sommelier donne sono in aumento
Le sommelier donne sono in aumento
Le sommelier donne sono in aumento
Le sommelier donne sono in aumento

Con circa 40.000 soci, 146 delegazioni nazionali, mille corsi, 2.000 eventi realizzati e 150.000 bottiglie stappate ogni anno, l’Associazione Italiana Sommelier celebra nel 2023 cinquantotto anni di attività alzando i calici e facendo alzare le aspirazioni del vino italiano e mondiale. «I numeri sono in aumento» spiegano dalla sede centrale a Milano. «Questo perché, nonostante le crisi pandemiche ed economiche, l’interesse per il mondo del vino non sembra fermarsi e gli appassionati trovano nel nostro sodalizio un punto di riferimento autorevole per saziare la propria curiosità. Registriamo un incremento di iscritti anche alle iniziative non legate direttamente al percorso di formazione». «Esperienze di Vitae», ad esempio, per tutto il 2023 porterà in ogni regione d’Italia i vini e i produttori recensiti dai nostri degustatori sulla guida Vitae.
Oggi i soci residenti all’estero sono qualche centinaio. Il rapporto tra soci uomini e socie donne è nell’ordine di tre a uno, con una tendenza di crescita che riguarda i corsisti di sesso femminile. Gli orizzonti professionali dei sommelier sono in continua espansione. Chiamati ormai a soddisfare un’esigenza di crescita culturale, di appropriazione dell’essenza di un territorio, rimangono fondamentali per il servizio di sala, ma svolgono anche compiti meno noti, come gli accompagnatori enoturistici nell’ambito del turismo del vino. Proprio questo comparto sarà al centro del congresso nazionale dell’associazione previsto a novembre.

Nuove professioni Il sommelier è anche chiamato a essere wine ambassador, un professionista che apre la strada a nuovi mercati, assicurando il successo della cantina per cui lavora, come i ragazzi formati dal Master in Vini italiani e mercati mondiali avviato da Ais con l’Università Sant’Anna di Pisa dal 2015. E si profilano anche wine hunter che selezionano vini pregiati, sconosciuti o da vitigni rari e sommelier virtuali della Gdo, che si sono affacciati anche in Italia con Esselunga e si ispirano al metodo Ais. Il Covid ha aumentato la propensione a dialogare con tecnologie sempre più complesse sebbene l’Italia sembri tra i mercati più propensi a ritornare al livello relazionale pre-pandemia, rispetto agli irrigidimenti registrati in Usa e in Regno Unito. «Nei prossimi anni», spiega il presidente nazionale di Ais Sandro Camilli, «grazie alla competenza dei membri delle nuove commissioni, nate per lavorare in maniera ancora più efficace nella comunicazione, nell’area commerciale, in quella tecnico-scientifica e nei rapporti con le istituzioni fino agli eventi, continueremo a promuovere la cultura del vino e del cibo, senza dimenticare settori in continuo sviluppo, come quello della birra, dell’olio, del caffè, del tè e, non ultimo, della mixology per creare cocktail.
Porteremo a compimento progetti centrati su un metodo formativo sempre più inclusivo, incentivando la partecipazione di professionalità appartenenti alla nostra grande famiglia, con particolare attenzione ai giovani e al sociale», aggiunge.
Tra le novità per il 2023 un corso editoriale per la rivista Vitae, con Stevie Kim, direttrice di Vinitaly International, tra gli esperti, un nuovo modello di formazione per i degustatori professionisti e la collaborazione con Vincenzo Russo, professore alla Iulm di Milano, per approfondire la psicologia dei consumi e il neuromarketing, temi strategici per la professione. •.

Monica Sommacampagna