Luigino Torneri, pensionato, 64 anni, è presidente del Circolo Noi di Tregnago da cinque anni. «La nostra esperienza è cominciata con l’Anspi e sono stato il primo presidente quando il parroco era don Luigi Aldrighetti negli anni ’90. Nel 2002 si è trasformato nel Circolo Noi. In questi anni si sono succeduti diversi presidenti, ricordiamo in particolare Corrado Busti, che è ancora membro del direttivo. Adesso, dopo avere approvato il nuovo statuto, siamo in attesa del rinnovo del consiglio». Qual è l’uso che fate dei meravigliosi ambienti parrocchiali? «Ci tengo a dire quanto affermava don Nicola e ribadiva don Andrea a proposito della bellezza. Dobbiamo raggiungere la bellezza che Dio ha nascosto in ciascuno di noi. Dobbiamo anche riuscire a vedere la bellezza perché è un modo con il quale il Signore ci incontra. Tutto ciò che è bello aiuta ad incontrare il Signore e l’incontro con il Signore è quello che ti fa scoprire anche tutta la bellezza che c’è dentro di te. E ti provoca e ti fa crescere una domanda: chi mi aiuta ad essere così bello e chi devo ringraziare per questa bellezza? «Questa premessa spirituale è la base su cui nasce e si sviluppa l’Atelier della bellezza, che è il condensato del nostro programma operativo», spiega Torneri. «Ecco perché organizziamo teatro, danza, musica classica; oppure i concerti dalla fisarmonica alla lirica, dall’arpa... per godere della bellezza e riscoprire i talenti che Dio ha instillato in noi e che vogliamo far crescere. Questo lo spirito col quale organizziamo le iniziative e le abbiamo battezzate appunto “Atelier della bellezza”». In concreto cosa proponete? «Il Circolo promuove corsi individuali, collettivi e laboratori per tutte le età. Fra questi, il corso di teatro e il laboratorio di pittura creativa per i bambini dai 6 anni, il corso di fumetto per i ragazzi dai 10 anni, il laboratorio del legno per risvegliare, educare e imparare con il lavoro manuale; il “Circle flute” aperto ai bambini dai 7 anni, ovvero primi passi di gruppo con il flauto in bambu. Proponiamo anche un’introduzione al canto gregoriano e un altro all’ukulele. Tutte queste iniziative oltre al corso di arpa, di violino, di chitarra elettrica e flauto traverso, di pianoforte e di canto moderno si attivano se si raggiunge il numero minimo di partecipanti. Da tener presente che i maestri o gli istruttori di questi corsi ruotano di solito nell’ambito della parrocchia, però anche altri si avvicinano e instaurano rapporti di amicizia e collaborazione». E i rapporti tra parrocchia e Circolo Noi? «Siamo il braccio operativo della parrocchia, siamo al suo servizio. Quello che ci muove è il desiderio di collaborare per realizzare tutti assieme il regno di Dio. Per esempio: il curato ha organizzato il Grest e noi abbiamo organizzato il Centro estivo. In cosa consiste? Dalla fine della scuola fino a metà settembre, esclusa la settimana di Ferragosto, accogliamo i ragazzi dall’asilo alle medie per tutto il giorno, pranzo compreso; in totale 90-100 iscritti. Questa iniziativa cerca di dare una risposta alle necessità delle famiglie che, durante l’estate, non sanno dove collocare i propri figli. Penso che siamo una delle poche realtà della diocesi ad offrire questa opportunità. Il Centro estivo lo facciamo con la Cooperativa Monteverde, con personale specializzato e con un occhio di riguardo al cammino umano dei ragazzi. I genitori sanno che ci affidano i figli non solo perché li custodiamo; noi miriamo alla loro formazione. «Da molti anni», aggiunge il presidente, «organizziamo anche le “Vacanze famiglia”: si tratta di una settimana autogestita, in montagna, alla quale partecipano genitori, nonni e ragazzi. L’adesione è alta ed ogni anno abbiamo 90-100 partecipanti. Siamo stati in Val d’Aosta, in Trentino e nel Bellunese. Una esperienza di vita comunitaria che punta a far crescere amicizie che vadano oltre quella settimana e si riflettano nella vita parrocchiale. Con lo stesso spirito organizziamo ogni anno il pellegrinaggio al santuario della Madonna della Corona, ma anche momenti ricreativi e ludici come la Santa Lucia per i bambini o il Carnevale. Facciamo cose che fanno anche gli altri, però vorremmo che si caratterizzassero per un “cuore” diverso. Curiamo anche i rapporti con le altre associazioni e partecipiamo alle riunioni per condividere la vita del paese». Fra le tante iniziative quale ha avuto maggior successo? «Chi l’avrebbe mai detto: è stata quella sul canto gregoriano. È venuto un bel gruppetto, che si è cimentato e lo stiamo riproponendo. Anche la scuola di teatro ha riscosso un bel successo anche negli anni scorsi. Da non dimenticare anche il corso di chitarra. I corsi coprono le varie fasce d’età e si sviluppano nella logica della bellezza per far emergere i talenti che stanno in ognuno di noi. Periodicamente, con il Centro culturale Fumino organizziamo delle mostre, nella Disciplina, per rivedere dal punto di vista cristiano alcune opere di artisti famosi o la vita di alcuni santi significativi». •