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San Martino,
il Noi moltiplicato
per cinque

Gli amici del Circolo Noi in piazza San Pietro in occasione del pellegrinaggio a Roma per il GiubileoI partecipanti alla gita a Sabbioneta, nel Mantovano, il cui centro storico è patrimonio UnescoFoto di gruppo per i ragazzini del Grest con i loro animatori e accompagnatori
Gli amici del Circolo Noi in piazza San Pietro in occasione del pellegrinaggio a Roma per il GiubileoI partecipanti alla gita a Sabbioneta, nel Mantovano, il cui centro storico è patrimonio UnescoFoto di gruppo per i ragazzini del Grest con i loro animatori e accompagnatori
Gli amici del Circolo Noi in piazza San Pietro in occasione del pellegrinaggio a Roma per il GiubileoI partecipanti alla gita a Sabbioneta, nel Mantovano, il cui centro storico è patrimonio UnescoFoto di gruppo per i ragazzini del Grest con i loro animatori e accompagnatori
Gli amici del Circolo Noi in piazza San Pietro in occasione del pellegrinaggio a Roma per il GiubileoI partecipanti alla gita a Sabbioneta, nel Mantovano, il cui centro storico è patrimonio UnescoFoto di gruppo per i ragazzini del Grest con i loro animatori e accompagnatori

La vita di un Circolo Noi ha alcuni momenti istituzionali imprescindibili. Ogni quattro anni, infatti, l’assemblea degli iscritti viene convocata per eleggere il Consiglio direttivo, organo deputato alla programmazione delle attività in linea con lo Statuto dell’Associazione e lo spirito che la anima. Questo passaggio si è verificato anche nel Circolo di San Martino Buon Albergo il 20 aprile scorso e dal nuovo direttivo è stata eletta presidente Francesca Aldegheri, in sostituzione di Lauro Motta, che ha assunto la carica di vice presidente. Francesca, 45enne, non è nuova nel Circolo; anzi da parecchi anni, come dichiara, «bazzico negli ambienti del Noi. Il nostro Circolo si chiama “Noi 5 San Martino”. Il motivo di questo logo è semplice: desideriamo non solo far sapere che abbiamo coinvolto le cinque parrocchie, ma che intendiamo lavorare per creare maggior coesione tra loro. «Questa prospettiva», sottolinea, «a parole sembra facile, in realtà riuscire ad unire parrocchie che sono lontane ed hanno già le loro attività non è semplice; però cerchiamo con il Grest e i campi scuola, con attività ricreative per i ragazzi, con gli spettacoli teatrali e i molti laboratori di raggiungere il nostro obiettivo primario». Quali ambienti ha a disposizione il Circolo per le sue iniziative? «Il Circolo ha una sua sede, piccola, nella quale teniamo le nostre riunioni. Non abbiamo il bar. C’è poi un campetto, nel quale svolgiamo un torneo di calcetto in estate. Durante il Grest gli animatori organizzano tra di loro un torneo di pallavolo abbastanza partecipato. Il teatro parrocchiale ci serve per alcune iniziative sempre rivolte ai ragazzi. Nella parrocchia di Cristo Risorto c’è un altro piccolo teatro. Come si vede, sono ambienti sparsi ma io sostengo che le attività si possono fare anche senza una sede fissa». Come è inserito il Circolo Noi nella realtà sociale del paese? «Innanzitutto devo dire che il Comune di San Martino ha 16mila abitanti con le frazioni e, dal punto di vista dell’associazionismo, è ricco di offerte. Abbiamo un assessore che lavora benissimo; infatti, tra l’altro, ha appena fondato la Consulta dei giovani. Essendoci perciò molta offerta, il Noi cerca di individuare e coprire quegli aspetti in cui notiamo una carenza istituzionale. A questo proposito abbiamo elaborato un’idea interessante», sottolinea la presidente Aldegheri. «Poiché manca sul nostro territorio un aiuto scolastico per gli alunni delle scuole medie, abbiamo pensato di inventare un doposcuola per questi ragazzi. È un progetto che richiederà parecchio impegno, ma ci stiamo lavorando». Qual è, invece, il programma delle iniziative proposte dal direttivo del Circolo? «Alcune proposte si ripetono durante il corso degli anni, altre sono suggerite dagli associati e, se ritenute valide, realizzate di comune accordo. Partiamo dalla Sagra del patrono che si svolge a cavallo della festa di San Martino. Noi abbiamo il nostro ruolo e prepariamo una grande castagnata. Ma, in precedenza, i nostri ragazzi preparano uno spettacolo teatrale e partecipano a dei laboratori legati allo spettacolo stesso: c’è un’affluenza di 70-80 ragazzi. A Santa Lucia organizziamo uno spettacolino; poi arriva l’asinello con la Santa sul carretto e poi tutti i bambini si vanno a prendere la caramella e il bacino di Santa Lucia. Il Natale lo festeggiamo in piazza, davanti alla chiesa, in collaborazione con il Comune; i nostri ragazzi accendono le luci dell’albero e noi offriamo ai molti convenuti un rinfresco. «Sempre in occasione delle feste natalizie», aggiunge Francesca, «c’è l’evento della mostra dei presepi: i ragazzi ci portano i loro presepi, noi li fotografiamo, li esponiamo. C’è sempre una buona adesione. Inoltre partecipiamo anche al concorso indetto dal Noi Territoriale e, a titolo informativo, devo dire che abbiamo anche vinto, qualche anno fa. Per San Silvestro, in un quartiere qui vicino, organizziamo una cena per gli anziani che, altrimenti, non saprebbero come trascorrere l’ultimo giorno dell’anno. Vi partecipa sempre un centinaio di persone». In estate, quando la parrocchia organizza il Grest e i campi scuola, qual è il vostro contributo? «Noi diamo il supporto logistico sia al Grest che ai campi scuola, raccogliendo le adesioni e tesserando tutti i partecipanti. C’è poi la festa di chiusura del Grest, a metà luglio, e dei campi scuola in settembre, poco prima dell’avvio dell’anno catechistico». Promuovete anche altre iniziative? «Certamente. Organizziamo delle gite-pellegrinaggio di carattere culturale e spirituale, che hanno un alto tasso di gradimento. Abbiamo fortunatamente in una parrocchia, quella di Cristo risorto, un sacerdote guida turistica il cui servizio è molto apprezzato. Ogni anno, la seconda domenica di maggio, ci rechiamo al santuario della Madonna della Corona: è uno dei nostri pellegrinaggi storici. Partecipano moltissimi anziani: prendiamo in affitto una casa della parrocchia di Zevio nelle vicinanze dove offriamo il pranzo. E proponiamo anche una lotteria. È un momento aggregativo importante per le cinque parrocchie. Non sono tutte rose, però. Anche noi abbiamo le nostre difficoltà nell’agganciare agganciare le giovani famiglie perché i genitori hanno paura che serva troppo tempo e l’impegno sia troppo gravoso...». Quanti sono complessivamente gli iscritti? «Sono 550 di cui molti ragazzi del Grest e dei campi scuola. Diciamo che siamo uno dei Circoli con il più alto numero di associati». •

Gian Battista Muzzi

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