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IL COPARROCO. Don Claudio Sacchiero ricorda le numerose e coinvolgenti attività estive per i ragazzi e per le famiglie

La fede
si rafforza
con i campi

Don Claudio, don Fabio e don Daniele, sacerdoti dell’Unità pastorale
Don Claudio, don Fabio e don Daniele, sacerdoti dell’Unità pastorale
Don Claudio, don Fabio e don Daniele, sacerdoti dell’Unità pastorale
Don Claudio, don Fabio e don Daniele, sacerdoti dell’Unità pastorale

Il coparroco don Claudio Sacchiero non ha dubbi: Villafranca è una realtà molto vivace, offre tante opportunità e servizi e rappresenta una sfida dal punto di vista pastorale. «Sono presenti molte associazioni di volontariato per il sociale, ma anche culturali e sportive», spiega. «Anche l’aspetto dell’istruzione è molto ricco con la presenza di istituti di istruzione superiore, licei e una scuola professionale. Un paese dove si vive bene, ma dove è presente anche il problema della povertà per una fascia della popolazione, non solo straniera». Che tipo di religiosità anima i praticanti e, orientativamente, qual è la percentuali dei praticanti stessi? «Se per praticanti si intende coloro che frequentano regolarmente la messa, sono circa il 12-14 per cento della popolazione residente, e la media dell’età è abbastanza alta. C’è una parte di persone molto presenti, attive e legate alla comunità parrocchiale, ma c’è anche una grande fetta di gente che vive una religiosità abitudinaria o fatta a propria misura. Stiamo proponendo varie esperienze per approfondire la fede e per coinvolgere di più i genitori nel percorso dei loro figli». Com’è organizzata la catechesi dei bambini e degli adolescenti nella parrocchia o nell’Unità pastorale? «Con le elementari nei tempi forti stiamo proponendo “i laboratori”, momenti per preparare e vivere più attivamente le messe domenicali, chiedendo sempre la presenza dei genitori. Le medie vivono una catechesi “esperienziale”; partiamo da ciò che stanno vivendo, la preadolescenza, e attraverso delle dinamiche vediamo come il Vangelo dà senso anche a questa fase della vita. Gli adolescenti e i giovani quest’anno stanno facendo un percorso sulla ricerca della propria identità, fase fondamentale della crescita umana e cristiana». Durante l’estate quali proposte fate ai ragazzi e alle famiglie? «Durante l’estate ogni parrocchia dell’Unità pastorale organizza il proprio Grest, esperienza che carica la comunità di vitalità ed entusiasmo. Ci sono poi parecchi campi organizzati per l’Unità pastorale: campo per 4ª e 5ª elementare; campo per 1ª e 2ª media; campo adolescenti al mare; campo itinerante per giovani tra Gubbio e Assisi; campo per Famiglie in Trentino; viaggio-pellegrinaggio in Armenia; e i vari campi del gruppo scout». Quale collaborazione intercorre tra il Circolo Noi e la parrocchia? «Il Circolo Noi per sua natura e statuto nasce a servizio della Parrocchia; possiamo dire che è una parte attiva della comunità parrocchiale che tiene vivo l’aspetto dell’animazione di momenti aggregativi, ricreativi, formativi e ludici, ma sempre nella prospettiva cristiana. Il circolo Noi si propone di far crescere la comunità parrocchiale e, attraverso la sua specifica modalità, di vivere secondo il Vangelo». • G.B.M.

G.B.M.

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