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Corno-San Vito,
insieme non
solo per sport

Bambini e animatori protagonisti del Grest che si è svolto la scorsa estateI pellegrini a San Giovanni Rotondo, davanti alla chiesa dedicata a Padre PioLara Birolli
Bambini e animatori protagonisti del Grest che si è svolto la scorsa estateI pellegrini a San Giovanni Rotondo, davanti alla chiesa dedicata a Padre PioLara Birolli
Bambini e animatori protagonisti del Grest che si è svolto la scorsa estateI pellegrini a San Giovanni Rotondo, davanti alla chiesa dedicata a Padre PioLara Birolli
Bambini e animatori protagonisti del Grest che si è svolto la scorsa estateI pellegrini a San Giovanni Rotondo, davanti alla chiesa dedicata a Padre PioLara Birolli

L’anno prossimo ricorrono i trent’anni della nascita del Circolo di Corno e San Vito al Mantico, sorto nel 1989. Ma già alla fine degli anni ’50 i fratelli benefattori Luigi e Amalia Zaninelli lasciarono a don Giovan Battista Benedetti, parroco dell’epoca, il terreno sul quale sarebbe stata costruita la chiesa e tutte le strutture parrocchiali. Tra queste l’oratorio e il grande parco. Quando don Benedetti morì, nel 1988, dopo trent’anni in parrocchia, della struttura c’erano solo i muri. Toccò al suo successore don Lorenzo Accordini, attuale parroco di Balconi, concludere l’opera e far partire il Circolo Anspi che, nel 2002, passò all’Associazione Noi. C’è una grande sala con il bar, un salone teatro che serve anche per le feste. All’esterno un immenso parco con giochi per bambini e tanto spazio verde. Non mancano il campo di calcio con gli spogliatoi e il tennis. Graziano Morimando, 66 anni, è presente da sempre nel Circolo e ne conosce tutte le vicende. Ha curato la nascita delle attività sportive e tuttora è impegnato: «Partecipo all’attività del Circolo dando il mio contributo da quando l’Anspi, con don Lorenzo nel 1988, è nato all’interno della parrocchia. Ho seguito, nel 2002, tutta la parte burocratica della transizione al Noi. «Da allora ho aiutato parecchi ragazzi e giovani ad associarsi e a portare avanti le loro idee, la loro voglia di fare lasciandoli liberi per tutte le attività che volevano realizzare all’interno del Circolo. Il Noi ora vive con il contributo di parecchi collaboratori. Ognuno ogni anno propone delle cose diverse. Io seguo soprattutto la parte ricreativa», sottolinea Morimando. «Ho iniziato negli anni passati con lo sport: sono nate così le squadre di calcio e di pallavolo. Abbiamo creato i campi e, in questo settore, abbiamo anche ottenuto buoni risultati partecipando anche ai tornei federali per quanto riguarda la pallavolo. Con le squadre di calcio, invece, abbiamo partecipato ai campionati del Csi, dell’Anspi e del Noi. In seguito alla trasformazione del nostro quartiere, abbiamo voluto offrire ai ragazzi maggior possibilità di crescita e ci siamo uniti alle attività sportive di Bussolengo. Perciò lo sport primario oggi viene praticato nelle associazioni di Bussolengo e i nostri ragazzi sono inquadrati in quelle squadre». A San Vito, tuttavia, è rimasto il campo sportivo utilizzato dalle squadre di Bussolengo. «Però viene utilizzato anche dai nostri ragazzi nei diversi pomeriggi e la domenica», precisa Morimando. «In estate il Noi utilizza la strutture sportive grazie all’iniziativa dei ragazzi che, da anni, organizzano un torneo alla memoria dei loro compagni scomparsi, che dura circa quattro settimane. Nel parco, a metà giugno, si fa anche la sagra parrocchiale in onore dei patroni San Vito e San Giovanni Battista». Il Circolo propone anche attività culturali: «I responsabili sono Moreno ed Elena, una giovane coppia, che organizzano nel teatro proiezioni di film e commedie», spiega Morimando. «Due o tre domeniche all’anno le dedichiamo ad approfondire la conoscenza degli aspetti artistici, storici e religiosi della nostra città, sotto la guida di don Nicola. Sempre all’interno dell’aspetto ricreativo organizziamo delle uscite. Facciamo una gita annuale o un pellegrinaggio, alla cui organizzazione contribuisco, visitando luoghi attraenti sotto il profilo culturale e religioso. L’ultima gita è stata a Viterbo e nella zona della Tuscia». Un’altra attività costante, sabato e domenica sera, è quella della briscola: «Com’è facilmente comprensibile, si rivolge soprattutto agli anziani. È gestita da Roberto Vantini. Sempre per gli anziani organizziamo un’apposita festa in occasione di San Martino con la castagnata e la tombola a premi. Queste iniziative e molte altre hanno avuto un buon successo nella parrocchia e hanno permesso di raggiungere un numero non indifferente di associati: siamo circa 450, dei quali la maggioranza è composta da maggiorenni; i restanti sono ragazzi, adolescenti e giovani». Interviene il vicepresidente Daniele Pasqualato: «Seguo, nello specifico, le strutture e gli ambienti. Perciò sono impegnato a mantenere la funzionalità degli ambienti e delle strutture esterne e a seguire il regolare svolgimento del Grest e dei campi scuola. Di questi ultimi curo la preparazione, il montaggio e lo smontaggio del campo. Abbiamo già individuato, per l’anno prossimo, la nuova location, che sarà la colonia Feltrina di passo Cereda, sotto San Martino di Castrozza. «Quest’anno», aggiunge Pasqualato, «la parrocchia ha svolto una serie di attività esterne al Circolo ma, purtroppo, le normative ci limitavano molto. Attraverso un notevole sforzo economico e con un grande impegno del volontariato abbiamo messo a norma tutta la parte esterna: il parco con una cucina mobile, la zona giochi per i ragazzi con il tennis e il campo da calcio. Io seguo anche la parte tecnica del teatro e, in genere, di tutto il Circolo». •

Gian Battista Muzzi

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