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Circolo Noi,
ripartenza grazie
alle donne

Alcuni familiari dei ragazzi alla festa di fine estateCalciobalilla umano, uno spasso per grandi e piccoli
Alcuni familiari dei ragazzi alla festa di fine estateCalciobalilla umano, uno spasso per grandi e piccoli
Alcuni familiari dei ragazzi alla festa di fine estateCalciobalilla umano, uno spasso per grandi e piccoli
Alcuni familiari dei ragazzi alla festa di fine estateCalciobalilla umano, uno spasso per grandi e piccoli

«Il nostro Circolo? È nato come oratorio fra il 1957 e il ’58». Andrea Marconcini, 44enne tecnico programmatore e padre di due figli, è da poco più di un anno alla guida del «Noi» di Vigasio, ma ha le idee chiare. Ricorda il passato ma con i piedi ben piantati nel presente. «Il parroco di allora era don Alberto Piazzi, che sarebbe diventato poi monsignore. In quegli stessi mesi il cavalier Gino Marconcini fondò la società sportiva “Stella azzurra”, così don Alberto acquistò una Multipla, sulla quale caricava 12/13 ragazzi e li portava nei paesi per partecipare ai campionati del Csi. In seguito l’oratorio aderì all’Anspi». «Sono impegnato nel Circolo Noi da un po’ di anni», spiega il presidente. «Ho fatto parte di vari direttivi con alcune pause in occasione della nascita dei figli, però quando c’era bisogno di una mano non mi sono mai tirato indietro. Nel novembre 2017, per mancanza di persone che accettavano di candidarsi nel direttivo, si è deciso, in accordo con i sacerdoti, di sospendere momentaneamente le attività del Circolo. Abbiamo fatto alcuni incontri finché abbiamo trovato un gruppo di persone volonterose e disponibili a farlo ripartire. Il nostro direttivo è composto da dieci volontari, di cui due soli uomini e otto donne. Noi siamo convinti della necessità del Circolo, perché è un punto di riferimento per il paese e per tutte le famiglie e vogliamo farlo diventar il più importante centro di aggregazione». «Abbiamo riunito forze di provenienze diverse e abbiamo ripreso a programmare le attività. L’anno scorso, a febbraio, abbiamo rinnovato il direttivo e io, volentieri, ho accettato di fare il presidente. È un impegno non indifferente perché con le norme entrate in vigore per il Terzo settore... Lo faccio perché c’è un bel gruppo con il quale condivido le responsabilità». In quali ambienti svolgete la vostra attività? «Abbiamo una grande sala polivalente che noi chiamiamo impropriamente sala del bar. Ma quando il bar è chiuso, la utilizziamo per le altre iniziative. Il bar è aperto solo quando ci sono i volontari che lo fanno funzionare anche perché il bar non è il nostro scopo principale: è solo un aiuto per i nostri soci. È una sala polivalente di circa 250 metri quadri nella quale abbiamo ricavato anche un angolo per i bambini; ci sono, poi, due calciobalilla e due tavoli da ping pong; abbiamo il proiettore per i film e possiamo anche tenere delle conferenze e fare musica. Questo salone è stato sistemato tre anni fa e allora l’abbiamo controsoffittato per risparmiare sul riscaldamento e abbiamo messo le luci a led». E all’esterno? «Abbiamo il campo da basket e pallavolo e il campo da calcio a sette con gli spogliatoi. Il campo da calcio c’è da sempre cioè da quando è nata la Stella azzurra che, successivamente, è stata inglobata nell’Ac Vigasio. Abbiamo, però, una squadra di calcio, la Vigasio Team, che si allena sul nostro campo». Le iniziative più rilevanti? «Tra le varie proposte, fissi da vent’anni ci sono i tornei estivi. Non manca, naturalmente, la Festa del tesseramento con giochi dentro e fuori dal salone, tornei di calcio balilla e ping pong e attività varie per i bambini. Comunque puntiamo molto sullo sport e le attività di questo tipo. A settembre collaboriamo anche con il Comitato Sagra; abbiamo cominciato già da qualche anno. Le varie associazioni del paese curano i propri programmi: c’è da parte di tutti la volontà di collaborare, però sono poche le occasioni in cui questo si realizza. C’è solo un’occasione nella quale i vari rappresentanti delle associazioni si incontrano per far conoscere i propri programmi: la cena di Natale organizzata dal Comune». Come ogni Circolo che si rispetti è aperto il sabato sera e la domenica tutto il giorno... «In queste occasioni i volontari fanno dei turni mensili organizzati da due membri del Direttivo. Nel periodo invernale, la domenica pomeriggio, una volta al mese proiettiamo un film. «Altra iniziativa storica è il Concorso dei presepi. Per i bambini organizziamo delle giornate di laboratorio durante le quali costruiscono tutti gli addobbi natalizi. Il Circolo allestisce il presepio nella nostra sede, altre volte abbiamo costruito la capanna fuori. Comunque cerchiamo di portare avanti la tradizione del Presepio. La notte di Natale, dopo la messa, in piazza offriamo la cioccolata calda». Un’altra iniziativa che raccoglie il favore delle famiglie, spiega Marconcini, «è organizzata in concomitanza con la Sagra: abbiamo dedicato due domeniche pomeriggio ad attività per le famiglie e i bambini con i go kart a pedali, la parete di arrampicata; c’era anche il mago, i gonfiabili per i bambini, tornei di calciobalilla, i giochi di legno nel campo per i bambini piccoli». Un bel Circolo, insomma, con circa settecento iscritti su una popolazione di 11mila abitanti. E tante iniziative sempre nuove. «Ricordo anche che la prossima gita, che faremo verso fine maggio, sarà una visita al Vajont. Inoltre abbiamo in previsione una serie di serate con un gruppo che farà delle improvvisazioni teatrali». E ancora: «Collaboriamo continuamente e fattivamente con la parrocchia in molte iniziative, soprattutto durante il Grest, che si svolge anche negli spazi del Circolo. Il nostro primo intendimento è quello di fare, nei prossimi mesi, qualcosa di più per i giovani. Quando il sabato sera, nella nostra sede, si trovano gli adolescenti per i loro incontri noi vorremmo che si fermassero nel Circolo e perciò stiamo pensando di offrire loro giochi in scatola, serate musicali, tornei di playstation e altro ancora». •

Gian Battista Muzzi

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