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LA STORIA. Del vecchio oratorio ha mantenuto lo spirito e l’impegno pastorale, ma il Circolo oggi è una realtà aperta sul paese, che coinvolge e aggrega adulti e ragazzi

Angiari, quelli
del Noi sono
una garanzia

La festa degli anziani, una bella occasione per incontrarsi e stare insieme
La festa degli anziani, una bella occasione per incontrarsi e stare insieme
La festa degli anziani, una bella occasione per incontrarsi e stare insieme
La festa degli anziani, una bella occasione per incontrarsi e stare insieme

I Circoli Noi sono tutti espressione della spontanea dedizione e del volontariato di donne giovani e di madri, di papà, giovani e adolescenti che, senza attesa di riconoscimenti e approvazione pubblica, donano il loro tempo per offrire momenti ludici, di aggregazione e identità cristiana nelle nostre comunità. Ma non in tutti i Circoli si respira l’aria gioiosa che si trova nel Circolo San Michele di Angiari. Persone semplici e pienamente consapevoli del proprio ruolo all’interno della comunità, cercano di essere il collante per tutti i gruppi parrocchiali. Aiutano tutti, sono sempre disponibili. Ce ne vorrebbero di queste realtà! Il Circolo San Michele ha mutuato il nome del patrono della parrocchia. Come oratorio esisteva già da molto tempo per il catechismo, il ritrovo e il divertimento dei ragazzi; ma fu negli anni Settanta che aderì all’Anspi. Nel 2002, poi, transitò insieme a molti altri Circoli veronesi al Noi. Il brillante vice presidente del Circolo è Roberto Cortese, di 53 anni. Ha un’impresa edile e trascorre gran parte del suo tempo libero in parrocchia. «Sono qui quasi tutti i giorni», dice sorridendo Roberto, «per i più svariati motivi e le più diverse necessità. Qui c’è sempre da fare, se incontri qualcuno stai pur certo che hanno bisogno di te o del Circolo per fare qualche cosa. Io sono contento di questo perché, in realtà, anche questa è la missione del Noi. Io, senza vanto ma per profonda convinzione, desidero che la nostra parrocchia dia di sé una buona immagine; per questo al nostro Circolo si appoggiano i vari gruppi. E a me in particolare». In cosa consiste questa vostra disponibilità? «Se i gruppi hanno bisogno di fare una festa o se hanno bisogno di un aiuto lavorativo manuale, noi ci siamo sempre, non abbiamo problemi ad aiutarli», sottolinea Cortese. «Con la Caritas, poi, collaboriamo per organizzare la festa degli anziani. Sono piccole cose ma danno il metro dello spirito che ci anima». Ma veniamo al programma annuale e alle iniziative. «Nelle nostre riunioni abbiamo valutato che uno dei modi più attrattivi e di maggior soddisfazione per i nostri associati è la festa. Per questo noi organizziamo una Festa quasi tutti i mesi. Partiamo da novembre che, per il Noi, significa l’inizio dell’anno sociale. Partiamo alla grande con una marronata e la condivisione di una bella pizza. Non lasciamo trascorrere troppo tempo e, agli inizi di dicembre, in un sabato, organizziamo un torneo di calciobalilla, che vede sempre una buona partecipazione. «Altro momento aggregativo», ricorda il vicepresidente, «che tende ad andare incontro alle esigenze dei bambini è la festa di santa Lucia. Durante il pomeriggio proponiamo animazione per i bambini con un clown e, verso sera, qui al Circolo arriva Santa Lucia con il carretto e il castaldo e vengono distribuiti i dolci ai bambini. «In occasione delle Feste natalizie il Circolo allestisce nella chiesa parrocchiale il presepio; questo lavoro ci occupa per una decina di giorni. Da alcuni anni, inoltre, organizziamo il Concorso dei presepi. I nostri primi tre classificati partecipano al Concorso del Noi Veronese: nella scorsa edizione uno dei nostri partecipanti è arrivato secondo, l’anno scorso avevamo ottenuto un terzo posto. Per l’impegno profuso in questa iniziativa dobbiamo dare atto a Gianluca Faccioli e Roberto Salisburgo, che curano tutta l’organizzazione del Concorso presepi. Nella serata della premiazione conclusiva diamo a tutti i partecipanti un riconoscimento e, soprattutto, diamo il via alla campagna del tesseramento». E all’inizio del nuovo anno? «A febbraio festeggiamo il carnevale; in marzo, anni addietro, abbiamo sempre organizzato, con enorme successo, la “Festa della donna”; in aprile da circa tre anni aderiamo all’Amatriciana Day per Tolentino e, in maggio, festeggiamo i nostri anziani. Il Circolo chiude in giugno dopo un’allegra risottata in compagnia con tutti gli amici del gioco della tombola». E d’estate? «Nel mese di luglio viene organizzato il Grest del Noi da Cristina Ambroso con il prezioso aiuto degli adolescenti del paese e di un bel gruppo di mamme volonterose», sottolinea Cortese. «Si riapre poi a fine settembre con la sagra del Santo Patrono». Altri iniziative che vi impegnano? «Dopo il Presepio natalizio il Circolo allestisce il “Pasquepio”. Un neologismo strano e originale per rappresentare, con ricostruzioni plastiche e realistiche, le scene del Triduo pasquale a partire dall'Ultima cena fino alla Resurrezione, passando attraverso i tragici momenti della flagellazione e della Via dolorosa lungo il Calvario, la Crocefissione e il sepolcro. Insomma è il presepio pasquale. Si tratta di un manufatto che occupa più di 25 metri quadrati nella chiesa e ottiene sempre un bel successo di pubblico e di visitatori». •

Gian Battista Muzzi

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