<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Marc Martinez

«Verona è un crocevia di culture Il nostro è stato amore a prima vista»

Arte e impresa Le immagini di Carmen sull’abito di Marc Martinez, ad di Man Truck & Bus
Arte e impresa Le immagini di Carmen sull’abito di Marc Martinez, ad di Man Truck & Bus
Arte e impresa Le immagini di Carmen sull’abito di Marc Martinez, ad di Man Truck & Bus
Arte e impresa Le immagini di Carmen sull’abito di Marc Martinez, ad di Man Truck & Bus

Le radici nella città scaligera, la secolare - e anche oltre - storia industriale, il desiderio di appartenere a un’unica comunità. Tanti i fattori che legano MAN Truck & Bus Italia Spa all’anfiteatro areniano, e che hanno spinto la filiale del gruppo tedesco MAN - costruttore di furgoni, camion, autobus del Gruppo Volkswagen - con sede a Dossobuono, a far parte del progetto «67 Colonne per l’Arena» fin dalla prima edizione. Con oltre 300 collaboratori occupati nelle 17 concessionarie e oltre 80 officine autorizzate distribuite sul territorio nazionale, e un fatturato per oltre 300 milioni di euro, l’azienda oggi timonata dall’amministratore delegato Marc Martinez risulta non solo tra le prime della provincia di Verona ma anche sul podio delle società automotive.

Martinez, cosa vi ha spinti ad aderire a questa membership e a rinnovare l'impegno anche per l'edizione del centenario areniano?
Fin dalla sua fondazione, MAN Truck & Bus Italia ha sede a Verona. Un connubio irrinunciabile, fin dal 1986, per tutta una serie di fattori. Questa città ci rappresenta, infatti, sia sul piano della qualità di vita che della vocazione turistica, della sensibilità ambientale, del prestigio internazionale. E poi c’è il viaggio, la meta: Verona come crocevia di persone, culture e, perché no, merci. Insomma, per noi che produciamo camion, autobus e furgoni non poteva che essere «amore a prima vista». Su queste basi era impensabile non aderire all’iniziativa volta a sostenere il suo stesso simbolo per eccellenza, un monumento che regala così tanta bellezza ed emozioni a milioni e milioni di persone.

Che ve ne pare di questo network di imprese unite per fare «impresa della cultura»?
È sempre più evidente come il ruolo delle imprese sia, negli ultimi anni, profondamente cambiato e oltre a creare posti di lavoro punti a generare valore per l’intero territorio. Assurgendo ad attore attivo in tutte le dinamiche sociali. La nostra stessa responsabilità aziendale, non si limita più a produrre veicoli di qualità e a fornire ai nostri clienti prodotti e servizi in linea con le loro esigenze, ma è impegnata a contribuire allo sviluppo dell’ecosistema nel quale opera, fatto di diversi gruppi di riferimento: dalle famiglie dei nostri dipendenti ai fornitori locali, dalle istituzioni alle associazioni non profit. È una rivoluzione culturale e ne vogliamo fare parte, consci che la cultura è il bene più prezioso da condividere con gli altri. Inoltre, tanto più qualcuno potrebbe pensare che un costruttore di camion, autobus e furgoni non c’entri nulla con la lirica, tanto più il nostro contributo sortirà l’effetto desiderato.

Lo slogan del centenario della stagione lirica recita «Cento volte la prima volta». Dopo oltre cento anni di attività, c’è una nuova «prima volta» anche per voi?
MAN è un gruppo industriale molto longevo, è nato nel 1758, ma è «solo» dal 1915 che produce i nostri veicoli. Volendo trovare una correlazione con il centenario areniano direi che anche le dinamiche del nostro business stanno ora guardando a una grande rivoluzione, la rivoluzione tecnologica che sta investendo l’intero automotive. Stiamo attraversando Un momento storico molto particolare. In un certo senso ci stiamo dunque vivendo un’altra «prima volta». Elettromobilità, guida autonoma e digitalizzazione sono i tre principali macro trend con cui abbiamo iniziato a confrontarci, e mai come in quest’anno ho visto compiere tanti sforzi e investimenti al fine di dare concretezza alla transizione energetica e alla sostenibilità ambientale anche nei trasporti. I nostri autobus e furgoni elettrici sono già una realtà e il nuovo camion 100 per cento elettrico, in via di ultimazione, risponderà certamente alle sfide della logistica moderna.

Venerdì 21 luglio, in Arena sarà nuovamente in scena la cosiddetta Aida «di cristallo». Avete qualche iniziativa in programma?
In occasione del centenario del festival lirico abbiamo deciso di invitare una gruppo di nostri clienti a festeggiare con noi l’importante ricorrenza. Un modo per ringraziarli della fiducia riposta nel nostro brand e nella nostra organizzazione e consolidare le nostre relazioni nel corso di un evento davvero speciale. Ho avuto personalmente modo di assistere alla prima dell’Aida nel nuovo allestimento di Stefano Poda e penso sia indubbiamente un’esperienza da condividere.

La vostra azienda muove mezzi e persone. Proprio come l’Arena…
Altro bel punto di contatto. Le dirò di più: la logistica caratterizza gran parte dell’intera pianificazione della stagione lirica. Allestire una scenografia diversa ogni sera significa movimentare diversi elementi di pesi e dimensioni diverse: impensabile senza il supporto di aziende di trasporto altamente qualificate. Inoltre, il flusso di turisti in visita all’Arena, attiva tutto il sistema di trasporto pubblico e di autobus - molti proprio a marchio MAN -, che impongono sempre più motorizzazioni ecologiche a sostegno di una Verona ulteriormente sostenibile, al passo con i tempi.

Francesca Saglimbeni

Suggerimenti