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L’EVENTO

«Stagione straordinaria Arena simbolo mondiale»

Quasi 200mila spettatori in 43 serate con 30 sold out Sboarina: «Gli imprenditori sono stati un esempio». Montan: «Siamo orgogliosi di raccontare storie così»

Orgoglio ed emozione. E tanta, tanta soddisfazione con risultati oltre ogni aspettativa. Il bilancio della stagione lirica areniana è pieno di sorrisi e dati confortanti, anche grazie al sostegno dei tanti imprenditori veronesi che hanno accolto il richiamo della Fondazione Arena a sostegno dell'anfiteatro scaligero e che hanno raccolto l'invito per la serata «Il Natale in Arena quest'anno arriva prima» in Gran Guardia. Per parlare dei regali di un 2021 da ricordare e delle sorprese in serbo per il 2022. «È passato qualche mese da quella sera di giugno in cui ci siamo ritrovati in Arena», ha detto il sindaco Federico Sboarina rivolto alle "67 colonne" che hanno sostenuto Fondazione Arena, gli imprenditori veronesi che hanno aderito al progetto, «e adesso mi sento di rinnovare il mio grazie a tutti. Quello che è stato fatto è molto più di un contributo economico, perchè avvicinare tanti imprenditori alla nostra Arena ha creato un circolo virtuoso, innamorandosi di nuovo del nostro monumento simbolo. La stagione poi si è rivelata straordinaria, assieme a Confcommercio è stato fatto uno studio su quanto la stagione abbia generato in termini di ricaduta economica sul territorio, siamo a circa 300 milioni di euro», ha proseguito Sboarina, «e poi l'Arena ha scavalcato i confini locali e nazionali, ormai è un simbolo mondiale, è l'Arena e basta. Siamo orgogliosi e contenti di aver intrapreso questa strada di unione di intenti tra pubblico e privati, in una logica dell'orchestra in cui ognuno fa il proprio compito: si è generato qualcosa di importante di cui vedremo gli effetti soprattutto nel medio e lungo termine».

Una stagione storica
È stata una stagione di grandi nomi e con numeri importanti, soprattutto in rapporto alla situazione vissuta in altre città in Italia e all'estero. «Abbiamo scritto una pagina di storia in un periodo difficilissimo, la nostra forza è stata progettare quando era difficilissimo fare ipotesi sul futuro», ha ribadito il sovrintendente di Fondazione Arena Cecilia Gasdia, «mai era successo prima che ci fosse una collaborazione così forte tra pubblico e privato. Il progetto "67 colonne" è diventato quasi uno status symbol e la programmazione in chiave imprenditoriale è stata fondamentale». Con 43 serate di cui 30 sold out per un totale di 193.904 biglietti venduti e un incasso di 15.298.659 euro, sei nuovi allestimenti nati dalla creatività collettiva delle maestranze artistiche e tecniche areniane, la presenza solida e affezionata di tutte le grandi voci del panorama internazionale, la collaborazione con 12 fra le più prestigiose realtà museali e archeologiche del Paese sotto il patrocinio del ministero della Cultura. «Abbiamo ridisegnato l'assetto dell'Arena per rispettare le misure sanitarie con sei nuovi allestimenti e cinque eventi straordinari creati in tempi strettissimi. Per questi risultati voglio ringraziare tutti, a cominciare dai lavoratori, gli uffici, le maestranze tecniche e artistiche, coro e orchestra, all'ufficio regia e grazie a mimi, figuranti, ballerini e artisti tutti, ma grazie a Gianmarco Mazzi che ci ha permesso di dare grande visibilità all'opera attraverso la Rai. E adesso ci aspetta il 2023 che sarà la centesima stagione dell'Arena di Verona».

Ancora con Athesis
Grande soddisfazione anche per Stefano Trespidi, vice direttore artistico di Fondazione Arena. «L'anno prossimo torneremo alle scenografie tradizionali, i ledwall sono stati importanti ma in futuro li useremo ma come scelta e non come necessità», ha detto Trespidi, «siamo felici del successo della stagione e di questo progetto delle 67 colonne, questa partecipazione degli imprenditori veronesi ha un valore enorme e ci dà la certezza di essere unici», ha concluso Trespidi.«Siamo orgogliosi di far parte di questo progetto, le 67 colonne sono diventate un brand molto forte», la sottolineatura di Matteo Montan, ad del gruppo editoriale Athesis partner dell'iniziativa di Fondazione Arena, «ne abbiamo raccontate molte e continueremo a raccontare storie, in un progetto editoriale ma anche culturale. Quello con Fondazione Arena è stato un matrimonio perfetto, siamo felici di annunciare che proseguirà anche nel 2022». Ad impreziosire poi la serata un insolito "viaggio" nelle atmosfere areniane: Cecilia Gasdia ha accompagnato al pianoforte in tre celebri brani musicali di «Carmen» il soprano Cecilia Rizzetto e i mezzo soprano Martina Belli e Alice Marini; un momento musicale che ha coinvolto e stupito tutti gli ospiti. .

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