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INTERVISTA - Il titolare di Flover con i fratelli

Silvano Girelli

Silvano Girelli con i fratelli Gianpaolo e Sergio ha fondato Flover
Silvano Girelli con i fratelli Gianpaolo e Sergio ha fondato Flover
Silvano Girelli con i fratelli Gianpaolo e Sergio ha fondato Flover
Silvano Girelli con i fratelli Gianpaolo e Sergio ha fondato Flover

Il legame con la città è raccontato dal nome, Flover, floricoltura veronese. In più di quarant’anni l’azienda nata a Bussolengo da un’idea dei fratelli Gianpaolo, Sergio e Silvano Girelli si è fatta conoscere in tutto il mondo. E nel mondo ha portato Verona. Partendo da una certezza: «L’arte e la cultura», afferma Silvano, «sono conseguenti la bellezza, ne sono una rappresentazione. Ecco perché prima va coltivata e tutelata la bellezza, trasmettendola alle nuove generazioni».

La prima edizione del progetto delle 67 Colonne era nata per sostenere la Fondazione dopo le difficoltà causate dalla pandemia. L’iniziativa è proseguita e voi avete confermato il vostro supporto...
Abbiamo sempre creduto nel ruolo dell’imprenditoria quale aggregatore di interessi per il territorio, capace di far squadra e di restituire valore alla comunità. Ora più che mai ne siamo convinti. Negli ultimi tre anni il mondo è cambiato, compreso quello delle aziende, sempre più coinvolte in una missione sociale oltre che imprenditoriale. Crediamo che cultura e spettacolo, tradizioni e bellezza siano un volano economico per il nostro tessuto sociale. E che investire nelle eccellenze della nostra provincia abbia una ricaduta su tutte le realtà imprenditoriali. Lo abbiamo già sperimentato negli anni passati, per questo abbiamo scelto di proseguire su questa strada. Credere in Fondazione Arena significa capitalizzare il nostro futuro, cavalcare con lungimiranza il presente. Flover in questi anni si è ritagliato uno spazio importante, siamo una delle principali aziende in Italia del settore. Nei nostri sei garden raccogliamo grande affetto da parte dei clienti, ne sono una testimonianza gli oltre 4 milioni di piante vendute nel 2022. Un amore che vogliamo restituire, sia nei punti vendita che investendo su uno degli asset principali di Verona.

Pensa che progetti come questo andrebbero maggiormente incentivati dallo Stato?
Tenere alta l’attenzione sulla cultura è importante sia per il pubblico che per il privato. Ci sono tante possibilità che lo Stato offre, una su tutte l’Art Bonus. Forse si potrebbero ampliare gli ambiti d’intervento, creando misure ad hoc per la sostenibilità e l’attenzione all’ambiente, diventati una vera e propria mission per tante aziende come la nostra. Al di là dalle scelte dello Stato, strategico è l’intervento del privato che può giocare un ruolo determinante: non dobbiamo sempre aspettare che ci sia un supporto pubblico per agire e per fare la differenza. Nel veronese sono davvero sempre più numerosi gli imprenditori e i cittadini impegnati per il bene comune, per la valorizzazione del patrimonio artistico e culturale.

Cosa potremmo imparare, in questo senso, dall’estero?
Guardare all’estero è importante per cogliere nuovi spunti, per allargare gli orizzonti sull’evoluzione della società. Con il nostro lavoro, ci capita spesso di viaggiare e di partecipare a fiere in tutta Europa, momenti che cogliamo con grande interesse anche per osservare il dinamismo che si respira fuori dai confini nazionali. Ma non dimentichiamo che ormai ci sono tanti esempi di partecipazione attiva dei cittadini sul nostro territorio, sempre più veronesi dimostrano attenzione al bene pubblico e agli spazi urbani. Non sempre dobbiamo imparare, ma spesso possiamo insegnare. E questo progetto delle 67 Colonne ne è un esempio.

Intanto Flover continua a “sfornare” iniziative e progetti: c’è una missione dietro questo impegno?
Per il nostro Gruppo la tradizione, il territorio e la cultura sono dei capisaldi, ma devono essere guardati con l’occhio dell’innovazione e dell’evoluzione. È quello che cerchiamo di trasmettere ai nostri clienti e ai partner che collaborano con noi. Abbiamo una missione: essere degli apripista nel nostro settore, anche attraverso attività che ne valorizzano i saperi, la formazione, la storia. Valori che cerchiamo di diffondere attraverso attività didattiche e di divulgazione. Basti pensare a quante persone abbiamo avvicinato con le giornate dedicate a tulipani, girasoli e zucche, alla cura e al benessere degli animali, alle tradizioni del Natale. Cerchiamo di dare al florovivaismo un’interpretazione nuova, aderente ai codici di comunicazione delle nuove generazioni. Incontrando i nostri clienti, percepiamo una crescente voglia di condividere, di costruire insieme. Di partecipare ad attività fattive e questo ci riempie d’orgoglio. 

 

L’arte, la cultura, la bellezza, che ruolo hanno soprattutto in questo periodo storico?
Arte, cultura, ma soprattutto bellezza, hanno un ruolo fondamentale. La natura è bellezza e noi abbiamo la fortuna di assistere quotidianamente a questo miracolo. E, di conseguenza, cerchiamo di trasmettere agli altri questo stupore partendo dalle cose semplici, dalla terra, dall’acqua, un bene prezioso che cerchiamo di preservare, e dalla ciclicità delle stagioni.•. 

Francesca Lorandi

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