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LA DIVINA

Quell’esordio leggendario della Callas nell’anfiteatro

Maria Callas ne «La Gioconda»
Maria Callas ne «La Gioconda»
Maria Callas ne «La Gioconda»
Maria Callas ne «La Gioconda»

Per i Callassiani la data areniana chiave (oltre a quelle di nascita e morte della Divina) è il 2 agosto 1947. Fu infatti quella sera che l’allora sconosciuta ventitreenne Maria Callas (venuta al mondo il 2 dicembre 1923 a New York da genitori greci e battezzata Anna Maria Cecilia Sophia Kalogheropoulou, cognome abbreviato all’anagrafe in Kalos) salì sul palco dell’anfiteatro veronese per svelare al mondo le incredibili potenzialità della propria voce come protagonista de «La Gioconda», a fianco di Richard Tucker (Enzo Grimaldo, pure lui al debutto areniano), Nicola Rossi Lemeni (Alvise Badoero), Elena Nicolai (Laura Adorno), Carlo Tagliabue (Barnaba) e Anna Maria Canali (la cieca). Con il passare del tempo tale esordio ha assunto caratteristiche quasi leggendarie, complici le circostanze in cui avvenne, dal primo incontro in America con Giovanni Zenatello (che le fece un contratto capestro per «La Gioconda») al viaggio della speranza via piroscafo verso l’Italia. Ma, dopo le cinque recite del 1947 (dirette da Tullio Serafin), in quali altre occasioni la Callas cantò in Arena?In realtà, già l’estate successiva il giovane soprano era di nuovo a Verona per interpretare Turandot sotto la guida di Antonino Votto, ancora insieme a Rossi Lemeni (Timur). Poi per «la Maria» (come la chiamavano i veronesi, sia per affetto popolare, sia per via del matrimonio con il loro conterraneo Giovanni Battista Meneghini) giunse la tanto sospirata consacrazione internazionale e, per rivederla, occorse aspettare il luglio 1952, quando inaugurò la stagione vestendo un’altra volta i panni di Gioconda, per passare, nel mese di agosto, a quelli di Violetta Valéry ne «La Traviata».Nel luglio 1953 la Callas si cimentò nella parte dell’eroina areniana per eccellenza, ovvero Aida (sempre con la direzione del Maestro Serafin), riservandosi inoltre la replica de «Il Trovatore» del 15 agosto (sul cui podio c’era Francesco Molinari Pradelli).L’ultimo festival lirico estivo a potersi fregiare della presenza della Divina in cartellone fu quello del 1954, anche se, delle tre recite previste di «Mefistofele» (allestito da Herbert Graf, diretto da Votto e con Rossi Lemeni nel ruolo del titolo), la Callas riuscì a portarne a compimento solo due (la prima finì annullata causa maltempo), affiancando la sua Margherita ai Faust di Giuseppe Di Stefano (20 luglio) e di Ferruccio Tagliavini (25 luglio). [END_COL]Angela Bosetto

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