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Mai Italia

«Le sfide dell'Arena sono anche nostre. Abbiamo 70 anni e guardiamo al futuro. Eventi da sogno, Aida indimenticabile»

La scaligera Mai Italia, dedita allo sviluppo, alla distribuzione e al servizio assistenza di pneumatici fin dal 1953, sostiene fin dalla prima edizione il «progetto 67 colonne», l'iniziativa di membership promossa da Fondazione Arena e Gruppo Athesis. Un'adesione avvenuta «in modo istintivo, passionale, e in un momento emotivamente difficile, quello della pandemia, che aveva visto cadere tante persone in difficoltà e tutte le iniziative artistiche e di aggregazione quasi completamente congelate», rievoca l'ingegnere Federico Fiorini, amministratore delegato dell'azienda - reduce dall'acquisizione della certificazione di «marchio storico italiano» - nonché rappresentante legale dei titolari Renato Mai e Lia Albrigi.

Quindi è stato una sorta di «amore a prima vista»?
Possiamo dire che, più che valutare le opportunità, appena venuti a conoscenza di questo progetto, ci hanno subito colpito le sue nobili finalità. L'Arena e il Festival, così come le altre meraviglie del nostro territorio, creano un contesto di bellezza e cultura, promuovono valori positivi quali la tolleranza, il rispetto, l'inclusione, che alimentano noi e le nostre aziende. Era doveroso offrire anche il nostro contributo. Specie in quel particolare momento storico.

A distanza di tre anni, secondo voi, il progetto è cresciuto ulteriormente?
Il progetto è nato per portare aziende e realtà del territorio a sostegno di un'attività artistica e culturale che appartiene alla nostra tradizione ed i risultati degli ultimi anni testimoniano un'intuizione geniale. Ho avuto la possibilità di conoscere professionisti e collaboratori, tecnici ed artigiani che lavorano all'interno della Fondazione e posso dire che sono davvero una squadra meravigliosa. Il progetto si è evoluto e sta crescendo anche grazie all'impegno dello staff della Fondazione. Per cui ringraziamo loro e tutti i soci fondatori delle 67 Colonne.

Quale evento, tra quelli dedicati ai partner, avete più apprezzato. E qual è l'opera che vi ha maggiormente colpito nel cartellone del Centenario dell'Arena Opera Festival?
Abbiamo avuto l'opportunità di assistere, in anteprima, alla presentazione della centesima edizione del festival e già quello è stato un momento molto significativo ed emozionante. Per quanto riguarda le opere nello specifico, devo dire che l'evento della Prima di quest'anno, con l'Aida di Stefano Poda, ha avuto un impatto emotivo e scenografico incredibile su tutti. Dai miei collaboratori ho poi ricevuto particolare apprezzamento per il Barbiere di Siviglia. Anche l'opportunità che ci è stata data di cenare sulla terrazza dell'ala dell'Arena è stata un'esperienza per la quale ringraziare la Fondazione e gli organizzatori dell'evento.

L'edizione del Centenario ha come slogan «cento volte la prima volta». Anche i vostri 70 anni di storia potrebbero definirsi «settanta volte la prima volta»?
In effetti quest'anno abbiamo celebrato i 70 anni di storia della nostra attività nel campo degli pneumatici speciali di grandi dimensioni per applicazioni industriali, portuali e movimento terra. Il nostro slogan per celebrare questo passaggio è stato «Settanta tappe, un unico viaggio». Il principio è simile, ci sono delle radici che accomunano la nostra azienda e Fondazione in un percorso storico, ma ogni anno è una tappa, un obbiettivo, una "prima volta" da cui ripartire e mettere a frutto nuovi stimoli, idee, investimenti, progetti. Sebbene la Mai abbia 70 anni di storia, siamo allo stesso tempo un team giovane, proiettato al futuro, alla crescita continua. Siamo una squadra molto affiatata, e credo che questa energia e questa forza nel fare le cose sempre con entusiasmo e con un approccio moderno, trasparente, ci permetta sia di avere una marcia in più anche nel creare relazioni e partnership importanti, sia nel captare anno dopo anno le esigenze dei clienti.

Cosa hanno segnato i vostri primi settant'anni di attività, e dove guarda, adesso, l'azienda per il suo prossimo futuro?
L'azienda nei suoi settant'anni di storia è cambiata varie volte, partendo da un piccolo seminterrato in Viale Venezia nel lontano 1953 e mutando nel tempo a seconda dei diversi scenari di mercato, attraverso traguardi e risultati a livello internazionale. Il nostro presidente Renato Mai è ancora oggi il punto di riferimento storico di questa realtà così importante. L'azienda è ad oggi in forte crescita e si è strutturata con un team di manager e collaboratori di altro spessore per affrontare le sfide e cogliere le opportunità che ci si presentano. In particolare, stiamo investendo su una nuova linea di assemblaggio ruote speciali ad elevato controllo digitale che andrà a soddisfare gli elevati standard qualitativi richiesti da tre nuovi contratti che abbiamo sottoscritto, e stiamo rinnovando la nostra flotta di mezzi dedicati al servizio esterno, nostro fiore all'occhiello.

Come avete celebrato questo importante compleanno?
Abbiamo organizzato un evento in Valpolicella al quale, assieme ai nostri collaboratori, abbiamo invitato clienti, partner e amici, che hanno condiviso assieme a noi la gioia di festeggiare 70 tappe così importanti. La serata è stata molto apprezzata per il clima di festa ma anche per l'emozione. È stato bello sentire l'affetto e la vicinanza di chi vi ha preso parte e che si è già prenotato per il prossimo anniversario.

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