I PROTAGONISTI

«L’arte e la bellezza viaggiano insieme Bisogna sostenerle»

Di fianco all’Arena La stella natalizia sistemata in piazza Bra è uno dei simboli di VeronaI protagonisti Raul Paronetto e Valentina Tecchio guidano l’importante gruppo Maison Esthetique

Creare e sostenere la bellezza, in senso lato: quella di uomini e donne, ma anche quella delle opere d’arte e degli artisti. Un impegno che ha portato Raul Paronetto e Valentina Tecchio a creare un importante gruppo che opera nell’estetica in Italia ma anche all’estero, in Francia, Svizzera, Finlandia, Repubblica Dominicana e Stati Uniti, rivolgendosi alle clienti che vogliono migliorarsi ma anche a professionisti del settore: quindici anni dopo l’apertura del primo punto vendita, Maison Esthetique Group è diventata una realtà che ha sviluppato e consolidato diversi brand. E che, pur essendo ormai “internazionale”, mantiene solide radici veronesi. E le fortifica, grazie all’adesione a iniziative come 67 Colonne per l’Arena. Per l’amministratore delegato Paronetto l’anfiteatro non è solo un luogo che conserva tanti e magici ricordi, ma anche un simbolo da tutelare: “Come imprenditori”, spiega, “crediamo fortemente nel valore rappresentato da iniziative che hanno come scopo quello di tutelare e proteggere la bellezza del patrimonio artistico del territorio”.

Perché Maison Esthétique Group ha deciso di supportare l'iniziativa 67 Colonne per L'Arena?
Abbiamo deciso di dare il nostro contributo, aderendo a questo progetto, convinti in questo modo di sostenere il mondo dell’arte e degli artisti che fanno spettacolo dal vivo e che, a causa della pandemia sono stati costretti per molti mesi a rinunciare. L’Arena è un patrimonio di valore inestimabile, non solo per noi veronesi, ma per tutta l’arte e la cultura italiana: al suo interno si sono tenute rappresentazioni passate alla storia, come quelle che hanno avuto la regia di Zeffirelli, e concerti indimenticabili. Vederla vuota nei mesi della pandemia, sapere che il silenzio in cui era avvolta era il risultato di un virus che ha ucciso tante persone nel mondo, è stato orribile. Così non appena è stato possibile, siamo stati felici di fare la nostra parte per aiutarla a tornare a vivere

La vostra attività è legata a doppio filo al concetto di bellezza, di arte. Crede rientri tra i "doveri" di un imprenditore supportare il patrimonio artistico e culturale del territorio?
Arte e bellezza sono due concetti profondamente legati: gli artisti lavorano per creare la bellezza, suscitando emozioni in coloro che possono godere delle loro opere. Allo stesso modo chi come noi lavora nel settore dell’estetica e della cura della persona non fa altro che dare il proprio contributo alla bellezza degli esseri umani, aiutandoli ad amarsi e ad accettare il proprio corpo come se fosse un’unica e irripetibile opera d’arte. Come imprenditori, poi, crediamo fortemente nel valore rappresentato da iniziative che hanno come scopo quello di tutelare e proteggere la bellezza del patrimonio artistico del territorio.

Secondo voi andrebbe maggiormente incentivato questo tipo di collaborazione pubblico-privato?
Abbiamo avuto esempi di operazioni straordinarie, penso a quello dei Della Valle per la sistemazione del Colosseo: una cosa straordinaria che può essere d’esempio di come la collaborazione tra pubblico e privato si possa rivelare essenziale per la cura del patrimonio artistico del nostro Paese.

Il gruppo affonda le radici a Verona e si è ampliato poi in altre province. C'è un valore aggiunto nel nascere e crescere in questo territorio?
A costo di dire qualcosa di “scontato”, non posso che confermare che fare impresa a Verona e in generale in Veneto significa farlo in un territorio caratterizzato dall’operosità e dal talento che caratterizza il lavoro dei miei concittadini. Non è solo uno stereotipo quello dei veneti grandi lavoratori: è la nostra quotidiana realtà. Una realtà di cui non possiamo che essere fieri.

L'iniziativa nasce per supportare l'Arena e la sua produzione, che come molti altri settori ha sofferto a causa della pandemia. Come è andato alla sua azienda questo ultimo anno e mezzo? L'emergenza sanitaria ha in qualche modo modificato la vostra organizzazione, il rapporto con i clienti, il servizio che offrite?
I servizi da noi proposti hanno subito uno stop durante l’emergenza sanitaria, diversamente da quanto accaduto per i negozi che vendono i prodotti legati alla cura della persona. Quindi anche noi per certi periodi abbiamo tenuto chiusi i nostri centri estetici, ma non abbiamo abbandonato mai le nostre clienti: Valentina ha prodotto centinaia di video tutorial per insegnare loro come prendersi cura di sé anche a casa. Non solo: quella del lockdown è stata l’occasione per potenziare il nostro e-commerce dove le clienti di Maison Esthétique hanno potuto acquistare i loro prodotti preferiti, recuperando, almeno un po’ la sensazione di normalità che era stata persa.

Infine, un'ultima domanda. Lei è veronese: c'è un ricordo che le è caro dell'Arena?
Il primo che mi viene in mente è quello della stella di Natale che, da piccolo andavo a vedere assieme ai miei genitori e che oggi porto le mie figlie ad ammirare. E poi, senza nulla togliere alle grandi opere liriche che l’Arena ha ospitato, il Festivalbar: una festa della musica meravigliosa che ha segnato le estati della mia giovinezza. Ogni volta che alzo gli occhi per ammirare l’Arena, quel ricordo mi suscita un sorriso.

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