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Il gruppo Noahlity

«L'Arena è sempre un spettacolo unico. Quando sono entrato per la prima volta volevo accarezzare tutte quelle pietre»

Arte e impresa. Il gruppo Noahlity ancora vicino alle 67 colonne
Arte e impresa. Il gruppo Noahlity ancora vicino alle 67 colonne
Arte e impresa. Il gruppo Noahlity ancora vicino alle 67 colonne
Arte e impresa. Il gruppo Noahlity ancora vicino alle 67 colonne

Alla base di ogni spettacolo di successo c'è un «dietro le quinte» altrettanto di successo. Un retroscena che permette di andare... in scena. Un'organizzazione con la missione di trasformare quell'evento in un'esperienza indimenticabile. Come lo Star Roof, il Stone Lounge, il Backstage Vip Pass, cui hanno preso parte anche i partner delle «67 Colonne per l'Arena» dell'edizione numero 99 o il Meetings&Events in Gran Guardia allestito per Centenario dell'Arena Opera Festival, firmati dal gruppo veronese Noahlity, specializzato in ospitalità nel settore hotellerie e organizzazione di eventi nel settore sport e spettacolo. Nell'ambito dell'iniziativa di membership promossa da Fondazione Arena in collaborazione con il Gruppo Athesis, infatti, l'azienda guidata da Alessandro Rossini ha assunto la doppia veste di Hospitality partner di Fondazione Arena e di partner sponsor dello stesso progetto. Per l'edizione numero 100 in particolare, ha gestito le quattro experience per le quarantasei date operistiche e per i quattro galà, «create appositamente per il connesso progetto Arena di Verona Opera Festival Experience», sottolinea Rossini

Ci spieghi meglio. Cosa c'è dietro l'allestimento di tali "esperienze"?Innanzitutto il desiderio di valorizzare la visione dell'opera, arricchendola con pacchetti di experience prestigiose volte a creare, prevalentemente, eventi esclusivi per clienti desiderosi di gestire incontri aziendali in un ambiente unico al mondo. Da cui le quattro proposte di experience suddette, strutturate secondo altrettante esigenze. Il Backstage Vip Pass, per esempio, consente di vivere un'esperienza emozionante per conoscere la storia del teatro e della città. Con una guida esperta si visitano il retropalco e le aree tecniche frequentate da macchinisti, sarte, attrezzisti. Un percorso nei luoghi off-limits, dove si respira tutta l'attesa e l'emozione dell'entrare in scena. Una ventina gli ospiti che hanno avuto questo privilegio, accolti da un aperitivo negli storici arcovoli e poi accompagnati nei riservati in platea. Con il Stone Lounge, invece, ogni sera un'azienda del programma corporate ha potuto riservare ai propri ospiti l'unica area dedicata in esclusiva, accogliendoli con un buffet di grande qualità e una degustazione di vini per tutto il pre-opera e per gli intervalli. The Star Roof è un luogo che nessuno conosceva, che ha resistito ai millenni e che congiunge l'ala al primo anello dell'Arena. Una terrazza esclusiva sulla Bra, dove vivere un'esperienza irripetibile. Prima dell'inizio dell'opera, qui 24 spettatori hanno potuto gustare una cena stellata e godere di un ambiente unico al mondo, con una vista sul nostro Liston, sotto le stelle. Credo che in nessun altro luogo fuori da Verona sarebbe possibile coniugare un racconto così potente dell'Italia: l'opera e l'eccellenza enogastronomica in un anfiteatro quasi intatto da millenni.

La sua prima volta in Arena?
Ho ancora forte la sensazione di stupore che ho provato la prima volta che sono entrato nell'anfiteatro da bambino. La percezione di essere piccolo all'interno di un monumento incredibilmente grande, spoglio e austero. Ricordo di aver accarezzato con lo sguardo le pietre pensando a quante persone prima di me lo avranno fatto nel corso dei secoli. Quello stesso stupore oggi è stato amplificato entrando in Arena con le scenografie e gli allestimenti delle opere, ogni volta uno spettacolo nello spettacolo. Per questo mi sono avvicinato a questo progetto con grande emozione, consapevole di poter portare un valore aggiunto ad un Festival Lirico importante e riconosciuto a livello internazionale, sia a livello artistico che di presenze turistiche. Ho sempre avuto chiaro il nostro obiettivo di portare un plus a quanto già realizzato da Fondazione Arena di Verona, nel creare Festival di grandi nomi e di grandi serate , in un contesto unico al mondo. Il vostro impegno nell'ospitalità trasmette l'idea di accoglienza, come il grande abbraccio che, nella sua forma ellissoidale, trasferisce l'Arena di Verona.Proprio così. Il nome stesso del gruppo nasce dalla fusione di storia e modernità, partendo dal primo atto di ospitalità che l'uomo conosce, l'arca di Noè (Noah), fino alle dinamiche attuali identificabili con la Hospita(lity). Da cui, appunto, NoahLity, una realtà che coniuga ogni sua attività alla ricerca di innovativi allestimenti, location, e altri servizi annessi. Senza mai dimenticare il rispetto per le tradizioni.Cosa l'ha colpita di più di questo Centenario areniano?La grande qualità dell'offerta proposta, sia in termini di spettacolo lirico che di serata di Gala, con interpreti e registi davvero indimenticabili e allestimenti incredibili, che hanno saputo attrarre spettatori internazionali di ogni età. L'offerta delle experience ha poi valorizzato il tutto, arrivando a un pubblico corporate esigente e orientato ad un' ospitalità di alto livello.

E grazie alle 4 Experience da voi proposte e gestite l'Arena, quest'anno vi siete aggiudicati anche un prestigioso riconoscimento internazionale
Sì, il «Best Exclusive Cultural Experience 2023» rilasciato dalla nota rivista britannica @lux.lifestylemagazine come miglior esperienza in fatto di ospitalità internazionale, cultura e turismo. Hanno fatto breccia nella giuria anche le esclusive cene stellate sulla Star Roof e il progetto Arena per tutti dedicato all'accessibilità, creato in collaborazione con uno sponsor portato da Noahlity, che ci rende davvero molto orgogliosi e sicuri di aver svolto un lavoro di qualità.

Francesca Saglimbeni

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