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Brinda Fondazione Arena «Una stagione da incorniciare»

di Luca Mazzara
Gran gala e solidarietà. La cena allestita sul palco del Filarmonico per chiudere la stagione dei record FOTO ENNEVI
Gran gala e solidarietà. La cena allestita sul palco del Filarmonico per chiudere la stagione dei record FOTO ENNEVI
Gran gala e solidarietà. La cena allestita sul palco del Filarmonico per chiudere la stagione dei record FOTO ENNEVI
Gran gala e solidarietà. La cena allestita sul palco del Filarmonico per chiudere la stagione dei record FOTO ENNEVI

Il colpo d'occhio è meraviglioso. I tavoli per la cena sono allestiti direttamente sul palco del Teatro Filarmonico, tutte attorno le statue della Traviata firmata da Franco Zeffirelli. Seduti ci sono gli imprenditori protagonisti del «progetto delle 67 Colonne», che si appresta a vivere ormai la sua quarta edizione, ideato da Fondazione Arena e sviluppato in collaborazione con il gruppo Athesis, capace di raccogliere lo scorso anno un milione e mezzo di euro. «Lo spirito dell'iniziativa è proprio quello che serve per non sentirsi soli di fronte alle sfide della città», le parole di Damiano Tommasi, sindaco e presidente della Fondazione Arena di fianco alla sovrintendente dell'ente lirico Cecilia Gasdia e al vicedirettore artistico Stefano Trespidi, «mi auguro che Fondazione continui ad essere all'altezza, come lo è stata, delle sfide continue che ci attendono e di un'asticella che è sempre più alta, d'altronde siamo a Verona, è giusto che sia così».Poi il racconto del festival 2023, una rassegna da record con la prima dell'Aida in mondovisione, e se non sono solo gli oltre 33 milioni di euro complessivi a rendere speciale il festival del centenario c'è un risultato straordinario sotto tutti i punti di vista, dalla qualità artistica ai numeri delle messe in onda in tv, fino all'enorme quantità di Paesi di tutto il mondo coinvolti, con oltre quattrocentomila spettatori e sessantamila presenze in più rispetto allo scorso anno nelle 49 recite complessive, otto produzioni d'opera e cinque eventi speciali - tra cui la prima volta di coro e orchestra del Teatro alla Scala: con un occhio di riguardo per le trasmissioni televisive. Con un grande supporto da parte delle "colonne", gli imprenditori mecenati che hanno aderito al progetto ormai arrivato alla sua quarta edizione su spinta dei primi soci fondatori dell'iniziativa Pastificio Rana e Gruppo Calzedonia. L'edizione 2024 sarà presentata a marzo con alcune novità tra cui una comunicazione ancora maggiore con gli stessi sponsor, in attesa di scoprire qualche sarà il nuovo tema dopo gli scorsi «oltre il limite» e «la prima volta». Un progetto che nel 2021 ha vinto anche il premio nazionale Art Bonus e che continua ad essere un esempio di mecenatismo culturale non solo a livello italiano ma in tutto il mondo. Tra una portata e l'altra il racconto dei grandissimi risultati dell'anno scorso, l'emozione dei dirigenti di Fondazione Arena e il sorriso degli imprenditori sempre più convinti di aderire ad un'iniziativa unica. «Questi numeri ci raccontano cosa siamo riusciti a fare, tutti assieme. Sta iniziando il quarto anno di questo progetto di fundraising, e ringrazio tutti per la lungimiranza e la tenacia che avete dimostrate e con la quale avete abbracciato con grande amore l'Arena del mondo, e l'opera, il primo grande esempio di Made in Italy», ammette Cecilia Gasdia. Per chiudere poi in bellezza, con il brindisi finale in compagnia dell'aria «Libiamo ne' lieti calici» da La Traviata, il modo migliore per il brindisi finale.

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