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I PROTAGONISTI Continua il viaggio tra chi sostiene l’iniziativa «67 colonne» con Athesis

«Amiamo questa città. Tornerà protagonista anche con l’Arena»

Ai vertici Mauro Brunelli è socio e direttore commerciale di UpRent.it, brand acquisito da Scaligera ServiceLo spettacolo dell’Arena Il pubblico nell’anfiteatro scaligero durante un’opera
Ai vertici Mauro Brunelli è socio e direttore commerciale di UpRent.it, brand acquisito da Scaligera ServiceLo spettacolo dell’Arena Il pubblico nell’anfiteatro scaligero durante un’opera
Ai vertici Mauro Brunelli è socio e direttore commerciale di UpRent.it, brand acquisito da Scaligera ServiceLo spettacolo dell’Arena Il pubblico nell’anfiteatro scaligero durante un’opera
Ai vertici Mauro Brunelli è socio e direttore commerciale di UpRent.it, brand acquisito da Scaligera ServiceLo spettacolo dell’Arena Il pubblico nell’anfiteatro scaligero durante un’opera

Radicata nel territorio, dove è nata nel 1978, è cresciuta e si è sviluppata, Scaligera Service è diventata un punto di riferimento per il settore del noleggio delle piattaforme aeree, anche nelle province limitrofe. Il cuore è a Verona, e anche per questo profondo legame l'azienda, che dal 2019 ha acquisito il nuovo brand Up Rent, ha deciso di supportare «67 Colonne per l’Arena». Il progetto di fundraising ideato e promosso dalla Fondazione Arena con il Gruppo Athesis ha come obiettivo la partecipazione di 67 imprese a sostegno della Fondazione, accomunate da uno spirito di responsabilità sociale. Un “abbraccio” da parte di professionisti e imprese, in grado di avvolgere l’Arena, simbolo della città, di spettacolo e cultura, ma anche di quel turismo che rappresenta un settore vitale per il territorio e che ha bisogno di ripartire dopo l’emergenza di quest’ultimo anno. «Supportare un progetto del genere», sottolinea quindi Mauro Brunelli, socio e direttore commerciale di UpRent.it, «è un nostro dovere».

La sua è un’azienda di famiglia fortemente radicata sul territorio. E proprio al territorio, al suo patrimonio, si rivolge il progetto “67 Colonne”. Quali motivazioni vi hanno spinto a supportare questa iniziativa?

Prima di tutto l’amore per il territorio che ci ha visto nascere e crescere negli anni e la volontà di dare un aiuto concreto a un settore, quello della cultura e degli spettacoli, che è stato duramente colpito dall’emergenza. E poi c’è la speranza che, anche grazie al turismo che è strettamente legato all’Arena, ai suoi spettacoli e a tutto il nostro patrimonio culturale, la nostra città si possa rialzare velocemente.

Un tempo c’erano i mecenati, senza i quali non avremmo avuto talenti conosciuti nel mondo come Leonardo e Michelangelo, e senza i quali, probabilmente, il patrimonio artistico non avrebbe attraversato i secoli arrivando fino a noi. Ritiene che il ruolo di un'impresa sia anche quello di impegnarsi per la tutela di queste bellezze?

Credo che tutelare le bellezze artistiche della propria città sia un dovere di ogni cittadino come di ogni azienda. Quello che ci è stato consegnato è un patrimonio che appartiene a tutti e che dobbiamo consegnare alle future generazioni.

Trova parallelismi tra i valori di Scaligera Service e quelli che caratterizzano questo progetto portato avanti dalla Fondazione Arena?

I progetti ambiziosi fanno parte del Dna della nostra società. Il progetto “67 colonne” ci è subito piaciuto: il supporto a questa iniziativa, da parte di imprese e cittadini, può portare dei benefici potenzialmente enormi per la città e la sua immagine. Coerenza è la parola che descrive al meglio l’operatività della nostra società, impegnandoci nella ricerca di nuove idee che portano poi un valore aggiunto al loro interno.

L’iniziativa “67 colonne” sfrutta le opportunità offerte dal meccanismo dell’Art bonus. Lo ritiene uno strumento efficace?

Sì, senza dubbio. In una città come Verona, che vive di turismo, la tutela del patrimonio culturale e il suo sviluppo tramite Art Bonus sono un vantaggio enorme. Affiancare il nostro brand al progetto 67 colonne, oltre ad essere motivo di grande orgoglio, è anche un enorme ritorno d’immagine.

La sua impresa ha solide radici nel territorio veronese, ma siete presenti anche nelle province limitrofe. L’immagine di Verona andrebbe migliorata fuori dai confini provinciali e nazionali?

C’è sempre da migliorare, ma le assicuro che la nostra città è vista come fiore all’occhiello del turismo e dell’economia nazionale. Quando mi confronto con i nostri partner, noto sempre grande rispetto e anche un po’ d’invidia verso Verona e verso i suoi cittadini. Personalmente mi ritengo molto fortunato nel poter vivere e operare in questo territorio. Un aspetto su cui magari potremo migliorare è l’ospitalità e l’ascolto verso società e persone che provengono da fuori.

Imprese che si impegnano per il territorio e per la comunità: il supporto a questo progetto ne è un esempio. Il suo gruppo è impegnato in altri iniziativa analoghe?

“67 Colonne” è l'ennesimo progetto a sostegno della comunità che abbiamo deciso di supportare. Siamo da sempre molto vicini alle necessità di enti e associazioni impegnate in azioni a favore del territorio e dei suoi abitanti. E nel tempo mi sono reso conto che certi gesti e le parole di stima che ne conseguono, premiano la persona ancor prima dell’imprenditore.

La decisione di supportare questo progetto arriva in un anno complesso, per le persone e per le imprese. Come lo ha vissuto la sua azienda?

Fortunatamente la nostra azienda non è stata colpita in maniera decisa dall’emergenza Coronavirus. Il settore noleggio e servizi di cui facciamo parte ha retto abbastanza bene e la politica societaria perseguita negli anni dal nostro amministratore, mio padre Augusto, ha permesso di reggere il colpo. Questa nostra fortuna possiamo e dobbiamo sfruttarla anche per aiutare chi, diversamente da noi, non ha potuto operare in continuità e ancora oggi ne soffre la crisi.

Francesca Lorandi

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