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14esima tappa

A Courmayeur Carapaz si prende tappa e maglia rosa

Richard Carapaz
Richard Carapaz
Richard Carapaz
Richard Carapaz

Settima vittoria in carriera, la terza sulle strade del Giro d’Italia dopo Montevergine 2018 e Frascati 2019. Richard Carapaz lascia di nuovo il segno sulla 102edizione della corsa Rcs, mettendo le mani per distacco sulla 14esima tappa, la Saint Vincent-Courmayeur (Skyway Monte Bianco) di 131 chilometri, frazione alpina che ha esaltato gli scalatori che ambiscono al successo finale. Il 25enne grimpeur ecuadoriano infila l’assolo a -27 dal traguardo, a 3000 metri dallo scollinamento del San Carlo, la rampa più ostica della giornata. Uno scatto che mette in ginocchio i suoi diretti rivali, tra cui un Vincenzo Nibali (Bahrain-Merida) che, grazie anche al super lavoro di Damiano Caruso, riesce a cogliere la terza piazza alle spalle del redivivo britannico Simon Yates (Mitchelton-Scott). Il colpo di Carapaz è doppio perchè riesce anche a vestire la maglia rosa di leader della classifica generale, approfittando del sabato no di Jan Polanc (Uae Emirates), con 7'' di vantaggio sull’altro sloveno Primoz Roglic (Uae Emirates) e 1’47'' su Nibali.

 

LA CORSA

Prime pedalate subito intense, tanto che davanti si vedono anche big come Roglic, Yates e Nibali. Giulio Ciccone (Tre-Segafredo) sente odor di Gpm e battaglia per consolidare la sua maglia, tanto da entrare nella fuga di giornata con Fausto Masnada e Mattia Cattaneo (Androni-Sidermec), Christopher Juul Jensen e Lucas Hamilton (Mitchelton-Scott), Ivan Ramiro Sosa (Ineos), Andrey Amador (Movistar) e Hugh Charty (EF-Educational First). Il lotto dei battistrada arriva ad accumulare oltre 3’ dal gruppo maglia rosa, già selezionato in vista del momento topico. E cioè, la salita del San Carlo. Dove Nibali prova il forcing senza scrollarsi di dosso Roglic e dove Carapaz mette in mostra le sue doti di grimpeur che gli regalano tappa e maglia. Domani è in programma la 15esima tappa del Giro, la Ivrea-Como di 232 chilometri. Primi 160 chilometri completamente pianeggianti attraverso zone ad alta densità di popolazione. Dopo gli attraversamenti di Cantù e Erba si arriva a Pusiano e Asso. Discesa su Onno e lungo lago fino a Bellagio dove inizia la salita del Ghisallo.

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