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Il nuovo «scrigno di Silvia»
arricchisce il Nodo d'amore

VALEGGIO. In programma martedì 18 giugno la 20a edizione della tavolata sul ponte di Borghetto con 3.500 ospiti

L'originale tortello ideato ad hoc e fuochi d'artificio diffusi le novità Veronesi: «Gli spunti dai consigli di chi ha partecipato nel 2012»
Da sinistra Giuseppe Sigurt&#224;, Silvia Nicolis e il sindaco Angelo Tosoni alla presentazione FOTO PECORA|
 Malco e Silvia, protagonisti della leggenda del &#171;Nodo d'amore&#187;
Da sinistra Giuseppe Sigurt&#224;, Silvia Nicolis e il sindaco Angelo Tosoni alla presentazione FOTO PECORA| Malco e Silvia, protagonisti della leggenda del &#171;Nodo d'amore&#187;
Da sinistra Giuseppe Sigurt&#224;, Silvia Nicolis e il sindaco Angelo Tosoni alla presentazione FOTO PECORA|
 Malco e Silvia, protagonisti della leggenda del &#171;Nodo d'amore&#187;
Da sinistra Giuseppe Sigurt&#224;, Silvia Nicolis e il sindaco Angelo Tosoni alla presentazione FOTO PECORA| Malco e Silvia, protagonisti della leggenda del &#171;Nodo d'amore&#187;

La ventesima edizione della «Festa del Nodo d'Amore» dedicata al tortellino, motore dell'enogastronomia locale, si terrà martedì 18 giugno con una tavolata di 3.500 posti sul ponte visconteo a Borghetto e sarà un'edizione speciale. Lo ha assicurato Gianni Veronesi, segretario dell'Arv (Associazione ristoratori di Valeggio), ieri durante la presentazione avvenuta nella tensostruttura situata all'interno del Parco giardino Sigurtà.
«Abbiamo tenuto conto», ha dichiarato Veronesi, «di alcune osservazioni fatte da chi era venuto lo scorso anno a cui era stato somministrato un questionario per capire dove potevamo migliorare. Tra queste quella di chi c'ha detto che i fuochi non si vedono bene oltre la rocca centrale ed allora quest'anno partiranno da più parti, sperando che i commensali colti di sorpresa non scappino via».
Anche nel menù che gira intorno al tortellino, ribattezzato «Nodo d'Amore», sulla scorta della leggenda di Malco e Silvia creata dall'orafo Alberto Zucchetta per l'edizione del 1995, vi saranno novità. «Quello che sottoporremo con piacere ai palati degli ospiti», ha affermato Nadia Pasquali, vicepresidente Arv, «è lo scrigno di Silvia, un nuovo tortello valeggiano che vuole essere un omaggio alle eccellenze del veronese perché verranno utilizzate le patate di Roveredo di Guà ed il Monteveronese Dop (Denominazione di origine protetta), oltre al rosmarino che rappresenta l'Italia intera».
Poi l'ospitante, Giuseppe Inga Sigurtà, è intervenuto sulla necessità di considerare come territorio di riferimento un ambito più ampio di quello nazionale e di proporre un pacchetto che comprenda le eccellenze del territorio: dall'enogastronomia al parco giardino Sigurtà, da Borghetto al museo Nicolis. «Venti anni fa», sosteneva Inga Sigurtà, «il nostro territorio finiva magari a Desenzano o a Toscolano Maderno. Ora con due ore di volo si raggiungono mete di forte interesse. È un'opportunità forte per superare la crisi, ma segna anche un aumento di competitori cui si risponde meglio mettendosi assieme per far rimanere più giorni i visitatori sul territorio». Il sindaco, Angelo Tosoni, s'è detto interessato. «Crediamo», ha affermato, «nelle sinergie tra categorie che possono attrarre turisti. Valeggio è un gioiello che vedrà aumentare le presenze grazie anche al cicloturismo e ad interventi come quello che porremo in essere all'ex stazione ferroviaria di Borghetto, che diventerà una bike station. Si deve però lavorare anche sulla cultura del cittadino in modo che possa accettare anche i disagi di un aumento del turismo». Romano Bressanelli, presidente Arv, ha ricordato i quattro vincitori del premio Nodo d'Amore 2013, cui verrà assegnata una riproduzione della statua della ninfa Silvia, ora collocata in via Jacopo Foroni: l'imprenditrice villafranchese Silvia Nicolis, l'ex prefetto della Biblioteca Capitolare, monsignor Alberto Piazzi, il giornale «L'Arena» e l'imprenditore Mario Luigi Cordioli. Proprio Silvia Nicolis, presidente del museo omonimo, oltreché della sezione Turismo di Confindustria Verona e vicepresidente di Federturismo Veneto, ha invitato tutti a fare il possibile «per valorizzare il nostro territorio e aiutare il pubblico a scoprire bellezze e ricchezze che non temono confronti».

Alessandro Foroni

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