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Gardaland, trattativa in corso per ridurre i licenziamenti

PARCO DIVERTIMENTI IN CRISI. Gli obiettivi: passaggio in altre società o stagionalizzazione. Martedì nuovo confronto con i sindacati nella sede di Confindustria

Continua la trattativa tra Gardaland e le forze sindacali sul delicato terreno del licenziamento previsto per 65 dei 237 dipendenti a tempo indeterminato. Dopo l'incontro del 6 febbraio, martedì le due parti torneranno a confrontarsi sempre nella sede veronese di Confindustria. Ma nel frattempo i rappresentanti del sindacato - Riccardo Consolati Cgil, Cesare Ierulli Uil e Andrea Sabaini Cisl – si sono riuniti in assemblea con i lavoratori di Gardaland interessati dal provvedimento di mobilità.
Per 37 di loro in questi giorni è partita la Cassa integrazione in deroga per tre mesi. Ma non è il solo segnale che la situazione è in continuo divenire. «Dal punto di vista negoziale non è cambiato nulla. Ma molto è cambiato dal punto di vista concreto perché quasi ogni giorno aumentano i lavoratori che raggiungono l'accordo con l'azienda e scelgono di andarsene su base volontaria. Ad oggi sono almeno una ventina», conferma Riccardo Consolati della Cgil anche a nome del collega Cesare Ierulli della Uil. «Se a questi aggiungiamo gli 11 che Gardaland ha ricollocato in una società sua fornitrice di servizi si capisce che la trattativa, anche se non è stata accolta la nostra richiesta iniziale di ritiro della mobilità, ha comunque portato a qualcosa di buono. E i tre mesi concessi dalla Cassa integrazione in deroga potrebbero portare a ulteriori soluzioni su base volontaria. Lo speriamo e se sarà così chiederemo a Gardaland di mantenere nell'organico le eventuali posizioni residue perché il loro numero sarà ben più ridotto rispetto ai 63 esuberi da cui siamo partiti». Di «luce di speranza» parla anche la Cisl dopo l'incontro con i lavoratori.
«Gardaland aveva aperto una procedura di mobilità per licenziare 63 dipendenti fissi; ora l'azienda ha accetto l'impostazione sindacale, fortemente sollecitata dalla Cisl sin dalle prime battute, di governare la complicata vertenza usando tutti gli ammortizzatori sociali disponibili prima di arrivare al licenziamento dei lavoratori. Già 37 lavoratori sono stati posti in cassa integrazione in deroga», dice il segretario generale Massimo Castellani. «Ovvio che la Cassa integrazione non è di per sè risolutiva e non è nemmeno uno strumento indolore; ma consente di guadagnare tempo e non licenziare; e di ricercare ogni soluzione per evitare la forzata uscita del personale dichiarato in esubero».
Castellani puntualizza le iniziative allo studio e da attuare «ricercando sempre il consenso dei lavoratori interessati: uscita volontaria incentivata economicamente, passaggio in altra società alle stesse condizioni economico-normative, proposta di stagionalizzare il contratto di lavoro. Un'ipotesi, quest'ultima, che non è così penalizzante come potrebbe sembrare per le caratteristiche di quest'azienda, dove il lavoro stagionale può protrarsi anche per circa nove mesi». Il segretario della Cisl sottolinea «con l'azienda si dovrà continuare a ragionare per ridurre al minimo il numero di persone interessate dal ridimensionamento. Stiamo insistendo su questo perché per la Cisl l'occupazione, soprattutto in questo periodo di forte crisi, è un elemento fondamentale. I livelli occupazionali di una grande azienda come Gardaland vanno difesi. Gardaland deve quindi impegnarsi anche con il sindacato garantendo un impianto organizzativo di prospettiva che si regga ancora su un forte nucleo stabile di personale affiancato da quello stagionale; e sviluppando inoltre una politica di investimento che gli consenta di rimanere il principale Parco di divertimento italiano». «Preoccupa il fatto che Gardaland è una società del gruppo Merlin Entertainments una multinazionale del divertimento inglese. Ciò significa che le decisioni possono essere governate all'esterno e da logiche che non stanno tutte dentro Gardaland. A maggior ragione», conclude Castellani, «il sindacato deve esercitare un ruolo “vigile” e di contrattazione».G.B.

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